Domenica 13 aprile 2014, ore 21, Teatro “Zanotti Bianco” (ex Cipresseto)
Un caso di precariato, al femminile. Una straordinaria Federica Fracassi in scena con “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni e guadagno 250 € al mese” rende merito ad un testo di Aldo Nove, definito “d’inchiesta”, ma che fotografa in modo esemplare e, per questo, esilarante uno spaccato della società in cui viviamo. Un tour, in quello che era il Belpaese, alla “scoperta” dell’essenzialità del precariato, insita in una generazione, imprigionata tra le maglie dell’impossibilità di avere un progetto per la propria vita. Sul palcoscenico solo, il già premio UBU, Federica Fracassi che riuscirà ad interpretare l’ansia del “conoscere” la vita che ci è attorno, voglia scandita dal suo musicista, unico partner in scena. Per la Compagnia Teatrale “Scena Nuda” un ulteriore tassello nel ricco puzzle del cartellone per la stagione “TeatReghion”, che in questa penultima data che si terrà il 13 aprile alle ore 21:00, presso il Teatro Zanotti Bianco (ex Cipresseto) a Reggio Calabria, ospiterà un’opera unica nel suo genere: l’universalità delle storie dunque è il centro di questa ricerca letteraria e musicale che ha come protagonisti l’attrice, il musicista, il pubblico, persone vere che attraverseranno questo evento. « “Mi chiamo Roberta” – afferma Teresa Timpano, direttore artistico della Compagnia Scena Nuda – è un opera davvero suggestiva e si incastona, come gemma preziosa, in modo perfetto col tema della nostra stagione teatrale che è “donna, lavoro… un sorriso please”; un’opera di ricerca sociale che però farà divertire il nostro pubblico, che – conclude la Timpano – ormai si sta piacevolmente abituando a performance di questo, altissimo, livello ».