Il momento degli italiani nella NBA

di Giuseppe Dattola – Fra meno di dieci giorni, si chiude la regular season della NBA e cominceranno i play-off, il momento più atteso per gli appassionati del basket stelle a strisce. Sedici squadre rimarranno i  corsa, le altre franchigie saluteranno la stagione e cominceranno a lavorare per il prossimo anno con il primo appuntamento previsto per il draft del prossimo giugno. Ma cosa faranno i quattro italiani che sono sotto contratto nella NBA? Di Gallinari già sappiamo che ha dato appuntamento all’anno prossimo quando si sarà definitivamente ristabilito dall’infortunio al ginocchio, problema che non gli ha permesso di disputare questa stagione. Il figlio di Vittorio sta lavorando forte per farsi trovare pronto e recuperare il terreno dopo un anno in naftalina e per un ragazzo che ama il basket come lui sarà stato sicuramente un motivo di grande sofferenza. Andrà in vacanza anche Datome che ha giocato pochissimo per scelta tecnica ma l’ex capitano di Roma ha avuto modo di studiare il mondo USA e vuole continuare questa avventura anche nella prossima stagione con qualche occasione in più per mettersi in mostra. Datome è capitato in una squadra partita per andare ai play-off ma che non è riuscita ad ingranare anche perché l’organico ha troppi doppioni e pochi leader ed i due tecnica che si sono alternati hanno provato ad affidarsi ad uomini d’esperienza che però non hanno reso come previsto. Rimangono a giocare soltanto due rappresentanti del bel paese. Bargnani disputerà la post-season con i suoi New York Knicks anche s el’ex trevigiano è in dubbio a causa di un infortunio. L’arrivo di Phil Jackson ha galvanizzato un ambiente depresso ma ancora lontano dal poter competere ai massimi livelli anche se coach Woodson ha qualche giocatore che potrebbe esaltarsi in post-season. Ambizioni da tiotolo dopo una stellare stagione sia a livello personale che di squadra per Marco Belinelli; i suoi San Antonio spurs hanno il miglior record dell’Ovest e sognano di tornare in finale per prendersi quall’anello sfuggito di un soffio lo scorso anno. Gli ostacoli saranno tantissimi ma l’ex bolognese è pronto e carico dopo essere diventato una pedina fondamentale della rotazione di coach Popovich tanto da essere uno dei candidati al premio di giocatore più migliorato della stagione