Nella giornata di chiusura di “Panorama d’italia” , la platea ha potuto assistere ad uno Scopelliti più battagliero che mai. Il Presidente, incalzato dalle domande del Direttore Mulè, non ha abbassato la guardia, tracciando un ampio riepilogo della sua esperienza di governo, quattro anni segnati da molte iniziative che ha realizzato durante il suo governo e che mantenevano viva una città, dall’azzeramento di un deficit sanitario annuale pari a ben 240 milioni di euro fino alla riduzione delle addizionali fiscali regionali, che proprio quest’anno permetteranno uno sgravio di 53 milioni di euro per i contribuenti calabresi. Non manca l’argomento dimissioni su cui Scopelliti si mostra convinto più che mai: “Ieri ho consegnato una lettera al Presidente del Consiglio regionale in cui chiedo la convocazione di una seduta del consiglio nella quale mi presenterò per fare un discorso di bilancio e rassegnare le dimissioni nelle mani del presidente” seppur lamentando un metro di misura diverso da parte della giustizia nei suoi confronti, rispetto a situazioni simili, con protagonisti diversi, immancabile il cenno al Ministo Lanzetta: “Io sono stato condannato per un dissesto che non c’è mai stato e devo dimettermi, mentre la Lanzetta ha portato il suo comune al dissesto e fa il ministro: questa è l’Italia”. Orgoglioso del lavoro svolto da Sindaco di Reggio Calabria prima, e da Presidente di Regione poi, Scopelliti dimostra di non aver paura di affrontare alcun argomento, forte anche dell’appoggio del suo partito, dal “Processo Fallara”, al buco di bilancio, non ha avuto difficoltà alcuna neppure di fronte al sit-in di protesta dei lavoratori della Multiservizi.
