di Leo Iiriti – Padoan chiede tempo, l’Italia chiede tempo, Visco dichiara nettamente che l’Italia non può, assolutamente, approvare delle manovre, che possano condurre ad una riduzione del debito secondo le richieste, non dell’Europa ma di Berlino. Intanto, le dichiarazione del governo fanno capire che l’Italia rilancerà la crescita mantenendo saldi gli impegni con Berlino. Questa è davvero una bella impresa, non si capisce come possa avvenire. Partiamo da un dato fondamentale, quando il debito è cresciuto a dismisura, applicare delle manovre correttive per ridurlo, diventa francamente impossibile.
In economia quando un’azienda è eccessivamente indebitata bisogna abbandonarla al suo destino, perchè si rischierebbe di perdere del capitale che magari potrebbe essere speso in altro. Lo stesso non può dirsi per uno Stato, ci sono troppe cose in ballo, però il problema rimane comunque. Se il debito deve essere ridotto, e lo Stato non ha entrate, allora cosa bisogna fare?
Forse bisognerebbe con sincerità dire una grande verità, che oggi l’unico soggetto in grado di rilanciare gli investimenti per far diminuire il proprio è proprio lo Stato che deve diventare investitore di se stesso. Questa politica dell’austerity che sta contagiando il sistema Europa non potrà portare a nulla. Tutti i governi ad oggi non riescono ad avere continuità politica,l’unico paese che conferma il suo leader è la Germania, tutti gli altri non riuscendo a dare risposte agli elettori, traballano. Non siamo in grado di trovare una continuità istituzionale, i governi non riescono a incidere, e la verità è che se non si trovano i soldi per rilanciare l’azione amministrativa, dando allo Stato il ruolo di equilibratore sociale, ci saranno seri problemi per il futuro.
Diciamoci la verità: il debito è cresciuto con il consenso della Germania rigorosa, che facendo finta di non vedere è intervenuta solo quando la situazione aveva raggiunto livelli elevati difficili da gestire, facendoci cadere nel tranello. Ad esempio: l’azienda A fornisce l’azienda B, l’azienda B non paga la fornitura ma continua ad ordinare altri lavori e l’azienda A continua a fornirglieli senza incassare il dovuto. Cosa succede? Se l’azienda A dopo le prime fatture non tutela il suo credito, potrebbe essere coinvolta in situazioni davvero pericolose.
A meno che l’azienda A non faccia aumentare volontariamente l’esposizione dell’azienda B per poi subentrare alla stessa azienda per motivi strategici. Se la Germania, in una logica di economia e di bilancio comune, ha visto il debito dell’Italia aumentare senza chiedere un rientro, e agendo soltanto quando la situazione è diventata insostenibile, si vede che c’è un altro disegno, dietro il quale si cela la sua ambizione di acquisire il predominio su tutto il sistema economico italiano. Per capire gli eventi bisogna analizzare gli interessi economici che ci sono in ballo, altrimenti riusciremo solo a proporre teorie, fornendo risposte sterili.