Inutile polemica a orologeria. I contrari a Gennaio erano in letargo
Lamezia, 3 Apr. “Bene l’approvazione del testamento biologico. Raramente in consiglio arrivano proposte interessanti. Diatribe bigotte non frenino l’iter burocratico”. A dichiararlo è Mimmo Gianturco, coordinatore regionale del movimento CasaPound Italia. “Negli ultimi giorni assistiamo a un’inutile polemica a orologeria – afferma Gianturco – dal momento che l’approvazione dell’istituzione di un Registro del Testamento Biologico in Commissione Consiliare Permanente è avvenuta tre mesi fa. Chi nei giorni scorsi si è detto contrario evidentemente a gennaio dormiva ed ora, che sente il profumo primaverile delle elezioni, si sveglia dal letargo”. “Raramente in Consiglio Comunale – continua il responsabile di Cpi – arrivano proposte interessanti come questa, che vanno verso il rispetto dell’uomo, che in quanto tale deve avere il diritto di scegliere cosa fare della sua vita e la libertà discegliere almeno sulla propria morte. Infatti, redigere un testamento biologico significa decidere quali trattamenti sanitari s’intende o non intende accettare nel momento in cui questi trattamenti siano necessari e il soggetto non sia più capace di autogestirsi o in grado di intendere e di volere. Alla redazione di un testamento biologico si può essere favorevoli o contrari, ognuno singolarmente e in totale serenità può scegliere o no di farlo, ma non per questo si deve privare un cittadino di poter scegliere come curarsi ed evitare un eventuale accanimento terapeutico non voluto”. “Alcuni poi – conclude Mimmo Gianturco – ne fanno una questione di fondamentalismo religioso, come se fossimo in uno Stato teocratico e non laico, e mirano ad andare solo contro l’eutanasia come se fosse un delitto, quando invece dovrebbe essere un diritto garantito a tutti. Si tratta di libere scelte individuali che vanno rispettate e regolamentate. Crediamo sia cosa buona l’approvazione del testamento biologico. Queste diatribe bigotte non devono essere da freno per il civico consesso, piuttosto si vada avanti per terminare l’iter burocratico”.