“Oggi più che mai crediamo in Noi.Non abbiamo mai avuto paura, in termini politici, delle tempeste. Non ci hanno nemmeno scoraggiato, anzi, ci hanno sempre regalato quel pizzico di adrenalina aggiuntiva per affrontare le sfide successive, e vincerle. Per molti nostri avversari, e per qualche professionista militante, la sentenza inflitta ai danni del presidente Scopelliti é un verdetto anche per la nostra classe dirigente. Nulla di più falso! Sciocchezze pronunciate da sciocchi, demagogia frutto di mediocri demagoghi.Chi ha sempre fallito, nella vita come nella politica, esulta forte oggi spinto da una pochezza d’animo che ne caratterizza il vuoto morale oltre che la bassezza politica. Abbiamo solamente attraversato la tempesta. L’uomo di successo è caparbio, non si cura delle intemperie, non si abbatte al primo ostacolo, è fiducioso del futuro: questo è il nostro attuale stato d’animo. Con rinnovato vigore, siamo pronti a proseguire l’impegno verso la Calabria. Peppe Scopelliti ci ha trascinato a trionfi imperiosi, a giornate emozionanti: oggi più di ieri ci sentiamo al suo fianco pronti a servire la nostra terra e la nostra gente. La forza che ha contraddistinto l’attività politica di questa classe dirigente risiede proprio in questo semplice quanto naturale legame tra noi, impegnati in prima persona e la gente. Basta chiederlo in giro. Scopelliti ha consenso perché ha fondato la propria azione politica attraverso il contatto con la gente, non tirandosi mai indietro, cercando sempre una soluzione a qualunque problemi gli si rappresenti. E tutti noi siamo stati velocemente e felicemente contagiati. Questo non cambierà di certo oggi, all’indomani di una sentenza di primo grado. Le dimissioni del Presidente certificano, se ancora ve ne fosse la necessità, che stiamo parlando di un politico con la P maiuscola, che non cerca i sotterfugi ma che rispetta i calabresi dando loro la possibilità di scegliere democraticamente. In un “puzzle politico” piano zeppo di parolai, c’è qualcuno che ancora una volta preferisce i fatti. E non si curi, il Presidente, dei ripetuti attacchi portati in atto dai soliti noti: da quei rappresentanti delle lobby calabresi che dopo essere stati sbattuti fuori dalla porta per quattro anni, adesso bramano il loro ritorno al potere.
“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
Torniamo tra la gente, adesso, a spiegare quello che è successo a Reggio ed in Calabria, a rinsaldare un rapporto che sono certo si può logorare ma non troncare. Certamente può essere ricucito. Come diceva D’Annunzio “vivere ardendo e non bruciarsi mai”. E’ giunto per tutti noi il momento di restare compatti, di “ardire” affiancando il nostro leader riconosciuto, Scopelliti, qualunque sia la sua scelta per il futuro. Perché dalle sue dimissioni dobbiamo ripartire con forza e vigore per nuove vittorie. Perché dalle sue dimissioni l’unica vera notizia è la “vacatio”, morale e politica, che connota i nostri avversari, che siano democratici o altro.
E allora, oggi più di ieri, “Sursum corda”(In Alto i Cuori!)”.
Daniele ROMEO