Nella serata del 26 Marzo u.s., le Guardie zoofile dei Rangers d’Italia della Sezione reggina, intervenivano in Via Villini Svizzeri, per la verifica di una condizione di maltrattamento di animali. Richiedendo nella circostanza anche l’ausilio di personale della Squadra Volante della Questura di Reggio Calabria, che subito si attivava sotto le direttive del Dirigente Vice Questore Dott. Giuseppe GILIBERTI.
Infatti, veniva controllato un cane custodito all’interno di un piccolo cortiletto tutt’ora area di cantiere ove insistevano dei lavori edili e dentro il cortile vi era la presenza di cavalletti per ponteggi, calcinacci, mattoni, tavoloni, scale di ferro, ecc. Tutti materiali non adeguati alla sana custodia dell’animale. Veniva anche accertato che in una bacinella molto vecchia vi era dell’acqua insufficiente rispetto alle ovvie esigenze di vita dell’animale con dentro viti, bulloni e calcinacci.
Il cane era un meticcio di circa un anno, maschio, colore fulvo di taglia piccola ferito alla zampa posteriore destra, lesione pregressa e mai curata. In ragione di quanto rilevato dal personale operante, che già costituiva segni evidenti di maltrattamento, si faceva intervenire il Veterinario Reperibile di Turno dottor GURNARI, dell’ASP di Reggio Calabria, Servizio Igiene allevamenti e delle protezioni zootecniche.
Il Sanitario effettuava anche un sopralluogo e visitava l’animale, pure egli riscontrava le effettive condizioni di maltrattamento dovute al luogo ove era detenuto il cane, all’incuria con cui gli veniva lasciata a disposizione l’acqua nonché alla lesione che l’animale presentava all’arto posteriore destro. Emergeva altresì che l’animale non aveva mai fatto alcuna vaccinazione ne tantomeno era stato mai iscritto all’anagrafe canina. Difatti, il personale dei Rangers d’Italia effettuava una lettura elettronica alla ricerca del microchip, che dava esito negativo. Pertanto le guardie zoofile procedevano alla contestazione dell’articolo 19 della legge regionale nr.4 del 3.3.00 poiché il cane non era iscritto all’anagrafe canina.
Il proprietario del cane un soggetto classe 51, veniva deferito all’A.G. per il reato di Maltrattamento di animali Art. 544.ter C.P. Legge 20 luglio 2004 n.189. Il cane era sottoposto a sequestro e veniva affidato in Giudiziale Custodia al Dottor Antonino SANTISI, Medico Veterinario F.I.S.E. in Catona Reggio Calabria. Siamo molto soddisfatti dell’intervento effettuato, fa sapere il responsabile dei Rangers d’Italia di Reggio Calabria, Natale VALORE, la nuova legge tutela direttamente gli animali da qualsiasi crudeltà, in qualità di esseri viventi.
E’ bene evidenziare che la citata disposizione normativa riconduce nell’ambito del reato di maltrattamento di animali qualsivoglia condotta attiva od omissiva che cagioni una lesione fisica all’animale, quali possono essere le percosse oppure la semplice non curanza o addirittura indifferenza di fronte al precario stato di salute dell’animale stesso. Detenere un animale, è un atto di amore con l’assunzione di obblighi morali e giuridici.
Si deve anche sottolineare la pronta e piena disponibilità dimostrata dal personale della Squadra Volante della Questura di Reggio Calabria, che pur tra mille difficoltà e maggiori impegni cha assillano il nostro territorio, subito è intervenuto operando con attenzione nell’occasione in questione. Come altresì il Veterinario di Turno Asp dottor GURNARI ed il Veterinario dottor SANTISI.
Rangers d’Italia