Una “Piazza Culturale”, quella delle Muse, domenica scorsa, dove Giovanni Barone, sindaco di Palmi, ha catalizzato l’attenzione dialogando sull’importanza della cultura in Calabria.
Tantissimi presenti, così, hanno assistito all’ennesimo salotto delle Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere, nella sala di via san Giuseppe, partecipando ad un dibattito aperto sul ruolo del cittadino oggi e del suo coinvolgimento in attività utili a recuperare la società odierna. Un incontro voluto –ha specificato il presidente Giuseppe Livoti-, insieme alla vice presidente Adele Canale, per capire quali sono le politiche culturali che oggi eseguono le amministrazioni ed anche perché nel panorama calabrese, Giovanni Barone è il sindaco che ha riportato la storica Varia di Palmi, ad essere “la più bella di sempre”. Barone è amico degli artisti, dei poeti, delle forze creative e la sua amministrazione in questi due anni ha puntato e punterà, alla valorizzazione delle potenzialità culturali della provincia reggina. Una premessa questa ad inizio serata che si è aperta con il – Coro delle Muse – che ha eseguito sotto l’esperta guida del maestro Enza Cuzzola, una “Calabrisella” moderna e a più voci, ricreando modernità ad un testo della tradizione. Livoti, ha chiesto al noto sindaco il perché delle scelte fatte fino ad oggi e come il mondo delle associazioni può e deve collaborare per “bonificare” territori spenti e senza più attrattive. Scelte importanti, nella mia amministrazione, commenta Barone. Era arrivato il momento di riportare Palmi al suo ruolo di crogiuolo di sedimentazioni storiche proprio in questo particolare momento di crisi. Abbiamo il mare, il sole, ma tante strutture a volte poco conosciute, il nostro polo d’eccellenza è la Casa della Cultura, un palazzo che ospita numerose sezioni, da quella archeologica alla Collezione Repaci, da quella etnografica –tra le più importanti italiane a quella dedicata a Francesco Cilea ed ancora una biblioteca tra le tre più grandi calabresi ed ancora la Collezione Guerrisi, Zucco e l’ultima raccolta, donata da pochissimo, quella del compianto senatore Emilio Argiroffi. Le scuole, per il sindaco della Piana, sono una priorità: le visito spesso –continua -proprio per fare vedere ai ragazzi come il primo cittadino è vicino e presente nelle loro necessità, è un atto dovuto alla mia città, è un segno di legalità e vicinanza soprattutto verso le nuove generazioni che costituiranno la società del domani. Una cittadina che deve molto a Leonida Repaci, intellettuale e fondatore del famoso Premio Viareggio. La villa Petrosa, nota residenza dello scrittore e donata dallo stesso, al Comune come atto d’amore, da poco è stata restaurata e vuole rappresentare un luogo riconsegnato alla fruizione di tutti. Tanti eventi durante l’anno: dalla poesia, alle esposizioni ma anche musica. Il nostro Francesco Cilea sembra dimenticato. In questi giorni a Vienna, Cilea viene ricordato di fronte ad una platea internazionale, occorre che la Calabria esalti il suo operato, nonostante le scarse condizioni economiche in cui versano le amministrazioni comunali. Occorrerebbe sempre fare degli eventi per non dimenticare. Tante priorità per Barone, come l’amore per i monumenti, la cattedrale con la sua splendida icona, la chiesa del Crocifisso e la villa comunale, luogo unico al mondo dove è possibile ammirare tre vulcani, l’Etna, Vulcano e Stromboli. Sollecitato durante il dibattito, Barone parla della Varia, della commissione che svolge tutto in maniera seria e precisa, la scelta dell’Animella, del Padre eterno, la corsa contro il tempo per la costruzione di una struttura che si anima per circa 15 minuti sul corso principale. Una macchina suggestiva alta 16 metri, che fa diventare questo momento, una delle manifestazioni di grande interesse religioso a livello mondiale, così spiega Rocco Militano, pronipote di Leonida Repaci, presente alla serata. Una varia che continuerà a far parlare di se anche il 31 agosto di quest’anno, data che rappresenta la prima processione dell’entrata ufficiale nel patrimonio immateriale dell’Unesco.
