Due attività commerciali fungevano da vere e proprie centrali di rifornimento. La causa del sequestrato è da rinvenire nell’assenza del marchio CE. Gli articoli sequestrati, se venduti al dettaglio, avrebbero potuto fruttare complessivamente circa 1 milione di euro La causa del sequestrato è da rinvenire nell’assenza del marchio CE e, dunque, nel mancato rispetto delle disposizioni di legge previste in materia di tutela della sicurezza e della salute dei consumatori. La presenza del marchio CE, introdotta anche al fine di accelerare la costituzione del mercato unico europeo, è, infatti, da considerarsi obbligatoria e certifica il rispetto dei requisiti essenziali per la commercializzazione e l’utilizzo nell’unione Europea di determinate tipologie di prodotti. L’apposizione del marchio vincola sia i fabbricanti che eventuali importatori e riguarda sia i prodotti di propria produzione che quelli eventualmente immessi nel mercato sotto la propria responsabilità. Gli articoli sequestrati in via amministrativa sono circa 11 mila, tra giocattoli, prodotti per l’igiene personale, materiale sanitario, utensili da lavoro, ferramenta, materiale elettrico, casalinghi, custodie per cellulari. Se venduti al dettaglio avrebbero potuto fruttare complessivamente circa 1 milione di euro.