Non c’è nessuna giustizia nel tenere murata viva una persona in una cella solo per farle attendere l’arrivo della vecchiaia e poi quello della morte.(“L’Urlo di un uomo ombra” di Carmelo Musumeci – Edizioni Smasher)
Com’è noto, la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha ritenuto, nel caso Scoppola contro Italia del 17 settembre 2009, che la condanna all’ergastolo di un ricorrente che a suo tempo aveva chiesto di essere processato con il rito abbreviato, anche se la legge dopo era cambiata in peggio, fosse tramutata in una pena a termine. In seguito a questo, in Italia la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale, sul caso di un altro ergastolano, hanno dovuto accogliere questo principio. E ora molti Giudici di Esecuzione a molti uomini ombra, ormai ex, stanno tramutando la pena dell’ergastolo in quella temporanea di trent’anni, per i condannati che si trovano nella medesima situazione. L’Italia è veramente un Paese strano, su tutti i versi, tanto che nel campo penale non ha poi così importanza la gravità della pena per cui sei stato condannato, perché adesso conta di più il periodo in cui sei stato processato. Praticamente solo chi ha avuto la “fortuna” di essere giudicato nel breve periodo in cui si poteva chiedere il rito abbreviato anche per i condannati all’ergastolo potrà avere la riduzione a 30 anni di pena, tutti gli altri no. Senza nessuna distinzione tra merito o meno, solo per pura casualità. E un ergastolano l’altro giorno mi ha scritto: Carmelo, come saprai, stanno tramutando a molti uomini ombra la pena dell’ergastolo a trent’anni di carcere. La cosa non può che farmi piacere, però, non ti nascondo che per chi non ha avuto questa “possibilità” di trovarsi al posto giusto nel momento giusto è pur sempre un’ingiustizia. Ecco perché, per un’uguaglianza di diritto, sarebbe doveroso da parte dei politici abolire per tutti l’ergastolo. E mi è venuta l’idea di lanciare un appello al mondo politico per chiedere l’abolizione dell’ergastolo a tutti, perché la “Pena di Morte Viva” (come chiamiamo l’ergastolo noi condannati senza fine pena) ti lascia in vita. Nient’altro! A volte penso a quando nei primi anni di carcere trovavo conforto nei ricordi e nei sogni. Invece adesso se ricordo e sogno soffro ancora di più. Per questo ormai da molti anni quando apro gli occhi il mattino penso subito a come sarebbe bello se fossi morto all’improvviso durante il sonno. La speranza per noi è il nostro peggiore nemico perché ci costringe inutilmente a sopravvivere per attendere un giorno che non arriverà mai, il 99.9.9999. In nome della giustizia spesso si commettono le peggiori ingiustizie perché dopo tanti anni di carcere gli ergastolani, uomini ombra, scontano colpe di persone che non ci sono più, perché profondamente cambiate. Oggi pensavo che il tempo per l’uomo ombra non esiste, perché noi non possiamo aspettarci più nulla di buono. Possiamo solo sperare di morire per finire presto la nostra pena. Non mi resta da fare altro che lanciare questo appello fra le sbarre della mia cella, che probabilmente pochi politici raccoglieranno, per cancellare dal mio certificato detentivo il mio fine pena : 9999, che ha sostituito la vecchia dicitura “Fine pena mai” scritta in rosso.
Carmelo Musumeci
Carcere di Padova, Marzo 2014
www.carmelomusumeci.com