Anche il comprensorio di Altomonte ha risposto con entusiasmo alla chiamata dellAssessore Michele Trematerra e del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria. Nellultimo degli incontri intitolati 1miliardo e 103 Milioni di euro. Verso il PSR 2014/2020, Scriviamolo insieme, infatti, il Salone Razetti del convento domenicano della cittadina del Pollino era gremito di gente. Chiaro segnale che liniziativa del dipartimento guidato da Trematerra ha sortito gli effetti sperati, cioè andare incontro al mondo rurale, dellassociazionismo ed istituzionale della zona, per chiedere loro il proprio contributo per la stesura del prossimo Piano di Sviluppo Rurale della Calabria. E gli spunti interessanti non sono mancati nemmeno ad Altomonte dove, a far da padrone di casa, ci ha pensato il Sindaco Giampietro Coppola, che ha moderato lincontro.
Questo tour di sei date in giro per la Calabria ha affermato l’Assessore Trematerra ci ha fatto percepire con maggior chiarezza le varie esigenze dei territori, alcune assolutamente comuni, altre diverse a seconda della vocazione di ogni zona. Qui ad Altomonte, ad esempio, è emersa una forte necessità di rafforzare la competitività delle aziende e quindi anche di favorire lassociazionismo tra di esse. Riguardo le criticità riscontrate in tutte e cinque le province calabresi, Trematerra così si è espresso: E noto che laccesso al credito sia uno degli scogli più duri per limprenditoria agricola calabrese. Il dipartimento ha intenzione di istituire a breve un tavolo tecnico con Fincalabra, Ismea, le banche e le finanziarie regionali e nazionali per cercare tutti insieme di agevolare e semplificare questa spinosa questione. LAssessore ha auspicato inoltre che con la nuova programmazione, sia possa avviate una sorta di snellimento della burocrazia che favorisca ulteriormente gli imprenditori. E arrivato però il momento che la politica compia delle scelte forti ha precisato Ritengo sia terminata lera dei bandi generalisti, che avevano lo scopo di dare anche un piccolo supporto ma a più soggetti possibili. Da questo momento in poi lavoreremo per attuare una politica di comprensorio, che favorisca interventi importanti e su aree vaste, in modo da non disperdere le risorse destinate allagricoltura calabrese e in modo da migliorare realmente la qualità della vita dei vari territori. Tutto ciò ha precisato Trematerra – si traduce in qualificazione della spesa. Allo stesso modo, a detta dellAssessore, perché siano realmente efficienti e possano ottenere davvero importanti ricadute sui territori, bisognerà ripensare e in qualche modo rivedere molti degli elementi della vecchia programmazione, come i Gal, i Piar, i Pif. Soddisfatto dellesito del ciclo di incontri, anche il Dirigente Generale Giuseppe Zimbalatti, che ha affermato che anche i contributi apparentemente insignificanti, per il dipartimento sono molto preziosi nella fase di attività molto importante che sta per cominciare: Per non avere recriminazioni di alcun genere quando sarà troppo tardi ha specificato Zimbalatti invito nuovamente il mondo rurale a inviarci anche in forma scritta documenti con proposte relative al prossimo PSR, che non ha lambizione di fare rivoluzioni, ma semplicemente di proseguire nel percorso di crescita del settore agricolo regionale, già intrapreso con la programmazione 2007/2013. Questi incontri ha spiegato lAutorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro Zanfino rientrano in una serie di attività preparatorie alla redazione del PSR 2014/2020. Incontri attraverso i quali il dipartimento ha voluto fortemente incontrare il tessuto imprenditoriale calabrese per ascoltare tutto ciò che aveva da dire e per poter poi lavorare in termini programmatici alla stesura del nuovo PSR. LAdg ha invitato poi i presenti a visitare il sito web www.calabriapsr.it, dove sono stati già pubblicati una serie di documenti, come analisi di contesto e Swat, che mettono in luce, punti di forza, criticità, opportunità e rischi dei territori calabresi: Tutto questo ha affermato Zanfino – insieme ai preziosi spunti forniti dal mondo rurale, servirà a programmare bene le prossime risorse comunitarie. Risorse che non saranno più suddivise per assi e misure, bensì per priorità tematiche.