di Fabrizio Pace – Come sempre o spesso accade quando si parla del Governatore Giuseppe Scopelliti, sui alcuni giornali si perde di vista l’obiettivo primario dell’informazione e si tenta di destare scalpore per vendere qualche copia in più, o anche solo per continuare nell’opera di quello che sembrerebbe un “Sistema Reggio” . Si, un vero e proprio apparato che si contrappone al più conosciuto “Modello Reggio”. E’ gravissimo leggere su alcuni organi di stampa, così come già avvenne durante i giorni che anticiparono il commissariamento, un balletto di cifre sproporzionate ed inverosimili diffuse, forse, con il solo scopo di fuorviare l’opinione pubblica o spostare l’attenzione da altre notizia. Il riferimento in questo caso riguarda la notizia riportata appena ieri soltanto da un quotidiano cartaceo locale, secondo cui ci sarebbe una richiesta di risarcimento di 80 milioni di euro a Giuseppe Scopelliti, imputato nel processo Fallara.
È bene precisare che la cifra in questione non è mai stata menzionata dal legale del Comune di Reggio Calabria. Fiorella Megale, da noi interpellata ieri in tarda serata, ha smentito categoricamente di aver mai fatto quel genere di calcoli. Stando ai fatti l’avvocato ha avanzato un’istanza di 500 mila euro come danno patrimoniale e 1,5 come provvisionale ( cioè un riconoscimento preventivo di un complesso di cifre che potranno forse essere riconosciute in sentenza oppure, come avviene spesso, in separata sede.
L’avvocato Megale ha solo agito come un bravo e coscienzioso professionista che si trovi in presenza di una situazione simile e cioè ha diviso il cumulo risarcitorio: il danno erariale e il danno d’immagine (la parte non patrimoniale). La cifra di 80 milioni, mai menzionata dal legale del Comune di Reggio Calabria potrebbe essere il frutto di un calcolo incomprensibile e spropositato, molto ma molto approssimativo per eccesso, espresso forse arbitrariamente da chi ha scritto quell’articolo o da qualcuno che l’ha suggerito. Potrebbe trattarsi di una colossale svista nei calcoli? In tal caso ci si dovrebbe scusare con i lettori per mantenere credibilità. Un altro particolare lascia perplessi: perché riprendere una notizia già abbondantemente trattata circa 15 giorni fa? Quale sarebbe la novità se non la cifra BUFALA (MAI ESPRESSA DAL LEGALE DEL COMUNE)? A pensar male si potrebbe credere che l’obiettivo era distogliere l’attenzione dei lettori da ben altre più gravi notizie.