I piccoli terribili dell’Ovest

logo nbadi Giuseppe Dattola – Si avvicinano i play-off e l’NBA comincia a scaldare i motori in vista del periodo più importante dell’anno quando si deciderà chi salirà sul trono della NBA nel 2014. Tanti candidati, un campione uscente, alcune franchigie che possono insidiare i Miami Heat come Indiana e Oklahoma, i San Antonio Spurs che non tramontano mai ma cominciano ad uscire fuori le possibili out-siders. Ci sono due squadre dell’ovest che stanno attraversando un grande momento di forma e che hanno caratteristiche simili: stiamo parlando dei Golden State Warriors e degli Houston Rockets. Entrambe amano giocare un tipo di pallacanestro che predilige la fase offensiva; entrambe, hanno ricostruito dopo anni difficili. Entrambe, hanno come go to guy un giocatore dalla taglia fisica non da colosso ma che si fa largo in un mondo di giganti. Stiamo parlando di Stephen Curry dei Warriors e James Harden dei Rockets; si tratta di due atleti che si possono definire delle combo guard perché sanno creare gioco per se stessi e per i compagni.

Curry ha probabilmente il miglior tiro da fuori della Lega ma i suoi cambi di direzione in palleggio hanno distrutto più di una caviglia fra i suoi colleghi; a tutto questo, vanno aggiunti una serie di assist da far alzare in piedi chi ha la fortuna di vederli dal vivo. Harden è un altro giocatore che sa fare di tutto con il pallone a picchi: tiro da fuori micidiale, primo passo inarrestabile anche perché usa lo europe-step di marca Ginobili, grande visione di gioco ed anche punti dal post-basso quando viene marcato da una avversario di pari ruolo ma meno forte fisicamente del Barba.

I due all star stanno trascinando le rispettive squadre verso un posto importante del ranking play-off anzi i Rockets hanno ancora la possibilità di chiudere al primo posto nella Northwestern Division togliendo la leadership a San Antonio mentre Golden State punta ancora a quel quarto posto della griglia dell’Ovest che vorrebbe dire vantaggio del fattore campo nel primo turno e tutti sanno che inferno può diventare l’Oracle Arena. Manca ancora un mese all’inizio della post-season e le due compagini sono le più calde in questo momento, le altri rivali dell’Ovest sperano di non incontrarle perché vorrebbe dire trovarsi di fronte quintetti che vanno a mille all’ora con giocatori in grado di segnare in ogni momento della partita. Anche quando la palla scotta perché Curry ed Harden hanno la migliore media di punti della NBA nel quarto periodo, cioè quando si decidono le partite. Serve altro?

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