“Stupisce la presa di posizione assunta dai senatori reggini di Ncd che hanno deciso di impiegare, in un momento come quello che stiamo vivendo, tempo ed energie nella costruzione di teoremi distanti anni luce dalla realtà e, soprattutto, dai problemi reali dei cittadini”. Con queste parole l’onorevole Maria Grazia Laganà Fortugno commenta l’iniziativa dei senatori D’Ascola, Caridi e Bilardi, con cui è stata avanzata la richiesta di dimissioni a Rosy Bindi dalla presidenza della Commissione Antimafia, per una presunta responsabilità diretta in relazione alla proroga del commissariamento del Comune di Reggio Calabria. “L’onorevole Bindi – prosegue l’esponente del Pd – sta conducendo un eccellente lavoro alla guida di un organismo chiamato a svolgere una delicatissima attività di definizione e attuazione delle misure di contrasto alla criminalità organizzata. Un tema che – sottolinea l’on. Laganà Fortugno – dovrebbe far registrare coesione e senso di responsabilità trasversale, proprio tra quanti appartengono a questa regione. L’uscita di cui si sono resi protagonisti i tre parlamentari di Ncd, peraltro, segnala anche un evidente paradosso nella misura in cui proprio loro indicano nel ministro dell’Interno, nonché segretario dello stesso partito, un soggetto politico facilmente condizionabile. All’onorevole Bindi – evidenzia l’esponente Pd – va riconosciuto anche il merito di aver posto la Calabria al centro dell’agenda dei lavori della Commissione Antimafia come dimostra tra l’altro l’importante due giorni di audizioni che lo stesso organo ha tenuto in riva allo Stretto. Un’attenzione fattiva e costante, dunque, che in uno dei momenti più critici della storia cittadina recente ha messo Reggio nelle condizioni di toccare con mano la presenza dello Stato attraverso un’interlocuzione diretta e non rituale che abbraccia le istituzioni locali, il mondo produttivo, le associazioni e i cittadini. Il territorio reggino e, più in generale quello calabrese – conclude Maria Grazia Laganà Fortugno – non possono più permettersi ulteriori perdite di tempo specie se legate a dinamiche politiche che poco hanno a che fare con l’entità dei problemi che abbiamo di fronte. Voglio ribadire, dunque, il mio apprezzamento, per la serietà e il senso delle istituzioni con cui l’onorevole Bindi sta interpretando il proprio ruolo, invitandola a proseguire con rinnovato slancio lungo il proficuo percorso intrapreso”.
l.d./Labecom