Viola: Il punto sulla stagione nero-arancio del dirigente Roberto Aloisio

di Giuseppe Dattola – La Viola è in pausa ma la società è sempre attiva su tanti fronti. Oggi parliamo con un uomo che ha vissuto dall’interno la rinascita neroarancio sin dall’estate del 2009 quando la Viola è ritornata sulla mappa del basket nazionale ripartendo dalla quarta serie. Adesso si sta cercando di risalire affidandosi ad una proprietà forte ed a un gruppo di giovani dirigenti come Roberto Aloisio.  La Viola lotta e non molla. La squadra si sta riprendendo sul campo e la società prova a crescere nonostante mille difficoltà. Il pensiero di uno dei dirigenti della compagine neroarancio Roberto Aloisio:” La squadra è stata creata da Sergio Zumbo nel migliore dei modi e con un budget risicato e la mancanza atavica di uno sponsor, sicuramente di meglio non si poteva fare. Inoltre il fatto di non poter disputare a Reggio le partite casalinghe non è stato certo d’aiuto alla squadra ed ai tifosi.aloisio Purtroppo la sfortuna occorsa a Kirkland ed il non riuscito inserimento di Bell ci hanno ulteriormente penalizzato nella prima metà del campionato ma ora, con l’arrivo dei due nuovi innesti, ce la possiamo giocare con tutti.” Come si può portare avanti un progetto di questo livello senza avere il supporto del territorio:” E’ difficile. In un momento di crisi come quello che attanaglia il Paese è complicato per tutti riuscire a reperire risorse per disputare campionati come quello di Lega Due. Se a questo aggiungiamo la peculiare situazione cittadina, i problemi per accedere alle strutture che ci hanno costretto a giocare le partite casalinghe fuori città, un generale disinteresse degli Enti per una realtà positiva portata avanti con passione e sacrifici, si capisce che il quadro non è semplice né roseo. Eppure la Viola è un patrimonio della città e dell’intera Regione e come tale dovrebbe essere adeguatamente tutelato e valorizzato per i valori che esprime e l’immagine positiva che “esporta” in tutt’Italia…”.  Tanti investimenti sul settore giovanile. E’ il modo giusto per combattere la crisi: “Certamente la crisi nel basket non si può combattere solo con l’investimento sui giovani ma al momento questa è la migliore strategia per valorizzare non solo il nostro vivaio e quindi tutta la società ma anche l’intero movimento cestistico, che dai giovani dovrebbe trovare le risorse umane e la passione per rilanciarsi. La cosa principale comunque (ed è ciò che stiamo perseguendo) è quella di creare un gruppo d’istruttori capaci di formare i ragazzi non solo a livello tecnico ma anche, anzi soprattutto, al rispetto di quei valori morali ed etici che serviranno ai nostri atleti non solo nel campo ma nella vita. Chiaramente questo non basta; un forte segnale deve provenire dai vertici del Basket in modo da invertire la tendenza che ha visto il secondo sport italiano negli ultimi anni perdere appeal e forza. Puntare convintamente sui giovani italiani dando maggiori facilitazioni alle squadre che, come la nostra, perseguono questa strategia di valorizzazione, evitare l’inserimento di un alto numero di stranieri, non trasformare le squadre delle serie minori come rifugio per ultratrentenni che hanno bisogno di un posto tranquillo dove “svernare”, ridurre i pesantissimi, ed in una situazione di crisi come questa pressoché insostenibili, oneri fiscali… ecco basterebbe già mettere in atto questi punti, banali se vuoi, per contribuire a dare nuovo impulso al movimento cestistico italiano.” Aloisio segue da vicino la squadra. Un giudizio sul gruppo di quest’anno:” E’ un grande gruppo di atleti ma soprattutto di persone, sempre pronti ad aiutarsi a vicenda, sia in campo che fuori. Poi, la fortuna di stare insieme al Centro, cementa i rapporti e l’amicizia aiutando in maniera determinante a “fare Squadra”. Certo tutto questo non basterebbe se a supporto non ci fosse uno Staff tecnico e medico di altissimo livello per competenza ma soprattutto “umanità” e una grande sintonia tra noi dirigenti uniti ormai da un’amicizia che travalica il semplice e comune interesse verso la Viola. Ora poi, con il rientro di Gaetano Condello, saremo sicuramente ancora più “agguerriti” e competitivi. “Ed uno su coach Ponticiello:” Il coach è stato uno dei “colpi” più azzeccati realizzati da Gaetano Condello Una persona preparatissima in ambito cestistico e non solo. Con lui ho una sorta di feeling, nati nello stesso mese ed anno abbiamo tanti interessi in comune oltre al basket: la musica, i film, il buon cibo. Fosse per me lo terrei a vita a Reggio…” La Lega Due è una realtà che va difesa. In futuro si può crescere ancora? “Noi ne siamo convinti. E’ necessario proseguire il lavoro di valorizzazione dei giovani investendo su un percorso che in tempi medio/lunghi risulterà sicuramente vincente, puntare ulteriormente sulla comunicazione programmando azioni di marketing sportivo ancora più efficaci e coinvolgenti, allargare la base dei nostri tifosi ed avere una maggior attenzione e tutela da parte delle istituzioni. Raggiungendo questi obiettivi e proseguendo il lavoro appassionato e competente di tutto il gruppo sono sicuro che potremo essere protagonisti nei campionati maggiori del Basket nazionale.”.  Il settore merchandising. Il fiore all’occhiello del lavoro di Aloisio:” E’ un progetto, quello del merchandising, al quale ho creduto molto sin dall’inizio e che è nato già in estate con la precisa idea di realizzare una maglia unica nel suo genere che potesse distinguersi immediatamente rispetto alle altre e riprendesse alcuni simboli storici della Viola come il “Pescespada”, chiaramente ristilizzato ed attualizzato. Seguendo questa filosofia abbiamo realizzato anche un assortimento di prodotti creati appositamente per i tifosi che facessero dell’immagine ricercata e della qualità, una cifra di stile. Le gratificazioni non sono mancate, soprattutto da fuori sede. Pensa che in molti considerano il completo di gara di quest’anno come uno dei più belli di sempre. Sono soddisfazioni!”

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