In questi giorni sono stato in giro per la Calabria e non solo, per capire cosa vogliono i territori, cosa davvero hanno bisogno i nostri cittadini e, alla fine, quello che tutti noi desideriamo è una stabilità amministrativa. L’insediamento del Governo Renzi e quindi i tempi che il nostro premier ha dato alla politica mi hanno fatto riflettere in vista anche del 15 Marzo giorno in cui il Paese attende con ansia il passaggio della riforma elettorale. Questa è una data storicamente molto importante: il 15 marzo del 44 avanti Cristo, il generale, oratore e scrittore Giulio Cesare morì nell’agguato teso da Bruto Cassio e al quale parteciparono 60 senatori e diventò così il simbolo dei frutti velenosi dell’odio e dell’invidia e come tale tramandato ai posteri. L’agguato di quel lontanissimo 15 marzo ha forse spento un tiranno, ma anche acceso una leggenda rendendo immortale quel «Tu quoque, Brute, fili mi!» di oltre 2 mila anni fa. Cesare fu assassinato dai nemici a cui aveva concesso la sua clemenza, dagli amici a cui aveva concesso onori e gloria, da coloro che aveva nominato eredi nel suo testamento. Chissà se Renzi anacronisticamente riuscirà da solo a fermare gli egoismi, la supremazia di 315 senatori e quindi evitare di dare il colpo finale a questo Paese ormai distrutto da una politica disattenta. Ma la situazione potrebbe anche ribaltarsi nel senso che i senatori potrebbero fare saltare il banco e chiudere una partita pericolosa per gli italiani. Basta con questa demagogia, basta dire bugie ad un popolo che ora ha bisogno di certezze e fatti concreti. Prendiamo esempio dal politico ateniese Clistene, uno dei padri della democrazia che divise l’intero territorio attico in trenta circoscrizioni, dette trittìe, accorpate in 10 tribù con lo scopo di eliminare i vecchi gruppi di potere che monopolizzavano da tempo la vita politica ateniese. In questi anni, sono stati introdotti troppi misthos per incentivare la partecipazione alla vita pubblica, retribuzioni troppo esose che hanno messo in ginocchio l’Italia. Serve ora, una riforma che faccia una pulizia generale e che parta dalle pensioni d’oro alle indennità per magistrati, politici e super manager altrimenti l’Italia morirà.Marzo è anche un mese importante a livello giudiziario, si aspettano sentenze che di sicuro cambieranno il percorso politico di questa Regione.
Antonio Eroi