Nella sala conferenze della libreria Culture di Reggio Calabria, Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, con il patrocinio dell’Unicef, ha presentato il libro “Il disagio giovanile” di Oriana Cogliandro, Giuseppina Garreffa, Pasquale Romeo, Maria Squillace, Elio Stellitano – Città del Sole Edizioni. Hanno relazionato gli stessi autori. Sono intervenuti, inoltre, l’editore Franco Arcidiaco e il responsabile provinciale dell’Unicef, Pietro Marino. Il disagio giovanile, nella nostra realtà storica, rappresenta sicuramente una grave problematica sociale che investe nella sua complessità tutte le istituzioni: da quella familiare, a quella pubblica. Questa criticità sociale vede impegnati in prima linea scuola, chiesa, società sportive, aggregazioni giovanili e quanti altri si avvicinano a vario titolo e grado al mondo giovanile. A Reggio Calabria un gruppo di specialisti ha voluto unirsi, secondo le proprie competenze, nell’approfondire le varie sfaccettature di questo malessere in un’ottica allargata e partendo proprio dall’analizzare e valutare le difficoltà rappresentate dagli stessi ragazzi che, in questo caso, hanno voluto loro stessi raccontarsi. L’opera, così realizzata, offre un momento di riflessione ed analisi strutturale utile a tutti: dagli stessi ragazzi ai genitori ed agli operatori che esercitano in tale settore e che vivono giornalmente accanto alle nuove generazioni (insegnanti, operatori sociali, sanitari, pubblici ufficiali, magistrati, associazioni sportive e religiose, etc.). Il libro è strutturato in 5 capitoli: ”La prevenzione del disagio giovanile”(M. Squillace),”Il disagio giovanile”(P. Romeo),”Fenomeno baby prostituzione” (O. Cogliandro),”Il disagio giovanile: strategie possibili” (G. Garreffa),”Dai diritti del fanciullo alla convenzione di Lanzarote” (E. Stellitano). Inoltre fornisce strumenti utili all’analisi del disagio e quindi alla prevenzione delle aree particolarmente a rischio, illustra recenti normative legislative a livello nazionale e internazionale e buone prassi per una collaborazione di rete istituzionale efficace. In questo impegno tecnico, particolare attenzione è stata data a bullismo, devianza, baby prostituzione, dipendenza da internet e rischio pedofilia.
