Aspromonte e spie

di Tonino Nocera  – Un tragico episodio di oltre quarant’anni fa pensare a una spy story aspromontana. Ne sono venuto a conoscenza leggendo un trafiletto sul sito de La Stampa. Il quotidiano di Torino ha digitalizzato, e reso disponibili gratuitamente online, tutti i numeri pubblicati dal 1867 al 2006. Poi la ricerca è proseguita consultando, alla Biblioteca Comunale Pietro De Nava, vecchie e polverose raccolte della Gazzetta del Sud, poiché il quotidiano di Messina non ha seguito la stessa strada del giornale diretto da Mario Calabresi. E così ho trovato un articolo di Lodovico Ligato del 19 Dicembre 1968.

Racconta lo strano suicidio di un berlinese: Lothar Honle. Il giovane tedesco aveva già visitato alcune località siciliane per poi spostarsi a Santo Stefano in Aspromonte. Dopo un paio di giorni fu trovato morto: suicida con i gas di scarico della sua automobile.

L’auto, una Volkswagen 1600 celeste, era lungo la strada che portava alla Base USAF di Monte Nardello. Lothar Honle aveva con sé una mappa dove era segnata la base americana. Le indagini dirette dal magistrato dr. Colicchia e l’autopsia eseguita dal prof. Faraone non fecero emergere nulla di sospetto e confermarono il suicidio. Ligato scrive anche di altri strani episodi verificatosi in Aspromonte e della visita, in quei giorni, alla base di Monte Nardello di due auto provenienti da Napoli con a bordo alti ufficiali americani e scienziati.

Probabilmente il clima di guerra fredda faceva vedere spie ovunque e forse il povero Lothar era solo un giovane con qualche problema. Ma, fatto strano, nessuno reclamò il corpo che fu sepolto nel cimitero di Santo Stefano in Aspromonte.

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