di Carlo Viscardi – “Comunico di voler essere l’ultimo premier a chiedere a questa Aula la fiducia, Ci avviciniamo in punta di piedi e con rispetto profondo e non formale che si deve a quest’Aula e alla storia del paese che qui ha un simbolo; Siamo qui a chiedervi la fiducia che è un gesto controcorrente non tanto nel linguaggio della politica. Noi vogliamo provare ad andare controcorrente; Sappiamo perfettamente che viviamo un tempo di grande difficoltà e struggenti responsabilità, (bisogna) recuperare il coraggio e il gusto e il piacere di fare sogni più grandi e accompagnarli da una concretezza puntuale. Chiedere la fiducia oggi è un gesto (che significa) provare ad andare concorrente: si fa fatica. Chiediamo fiducia a questo Senato perché pensiamo che l’Italia abbia la necessità di recuperare fiducia per uscire dalla crisi, è arrugginita, impantanata da una burocrazia asfissiante. L’idea che le norme succedute negli anni non hanno prodotto il risultato auspicato è sotto occhi di tutti. O si ha il coraggio di scelte radicali (o) perderemo il rapporto con chi da casa continua a pensare alla politica”.
Questo un “sunto” della dichiarazione rilasciata da Renzi, nell’aula del Senato della Repubblica, all’alba della richiesta di fiducia al suo esecutivo…. Il discorso, sembrerebbe carico di speranze, e ( che i posteri possano perdonare il mio azzardo) paragonabile in quanto a intenzioni al famoso discorso di JFK del 26 giugno 1963 dove il Presidente Americano pronunciava la famosa frase : “ ICH BIN BERLINER…” Purtroppo paragonabile solo in apparenza perché parliamo di due persone completamente diverse, sia come tempo che come carisma. Renzi, come si evince dai toni del discorso, sembra in controtendenza coi suoi ultimi predecessori, Letta e Monti, di cui l’ultimo del suo stesso partito e sembra “rinnegare” le loro scelte. Promette una riforma al mese, ma non accenna alle coperture economiche e fattibilità vera e proprio, illustra velocemente tutta una serie di obiettivi (molti anche condivisibili), ma con una preoccupante vaghezza. Non manca, per esempio, di ricordare i marò ingiustamente trattenuti in India, ma si guarda dallo spiegare come intende riportarli in Italia. Parla di una “possibile” (ed usiamo il condizionale) “riforma della giustizia” ma senza “declinarla”, si accenna ad un “taglio” del cuneo fiscale , addirittura, a due cifre, ma come?
Tantissima carne al fuoco, ma problemi contro cui il suo predecessore Letta, ci ha sbattuto contro. Le reazioni del mondo politico non si fanno attendere, Grillo, in un suo Tweet dichiara : “ Renzie rappresenta le banche ed i poteri forti, è giovane, ma allo stesso tempo vecchio. Non è credibile”. Civati dichiara : “Il mio è il travaglio di tutti gli elettori che pensano che stiamo facendo un errore clamoroso. La mia è una sfiducia, di fatto.” Salvini, segretario della Lega, in un suo post su Facebook dichiara : “I giornalisti chiedono un commento al discorso di Renzi. Commentare un’ora di fumo e crauti non è facile.” Gasparri FI in un tweet dichiara : “Può solo migliorare. Peggio di così non si può. Per il bene dell’Italia spero che Renzi sia meglio di come è apparso. Voto no convinto alla fiducia a questo governo.” Il presidente Usa Barack Obama, confermando “i profondi legami che uniscono l’Italia e gli Stati Uniti, ha manifestato il suo apprezzamento per l’agenda di riforme del premier Renzi, sottolineando in particolare l’obiettivo comune di promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro”. E’ quanto si legge in una nota del governo dopo la conversazione tra i due leader. Per ora ci possiamo solo limitare ad osservare ed ascoltare le “promesse” e le “intenzioni” di questo nuovo Presidente del consiglio, vedremo ed ascolteremo, nelle prossime ore, le intenzioni di voto dei vari partiti politici ed i loro commenti sulle dichiarazioni rilasciate a camera e senato da Matteo Renzi. Ora ha lui in mano la situazione e solo lui ed il suo governo avranno in mano le redini del nostro paese, redini che dovranno guidarlo ad una ripresa vera e propria, e non ad una “ripresina”.