Blitz interforze al Comune: chiesti atti relativi all’attuale gestione
Possono i controllori essere controllati? Si, a Reggio Calabria si. Alcuni appalti della commissione straordinaria sono stati al centro di un blitz interforze avvenuto ieri, dove a palazzo San Giorgio le forze di polizia si sono recate per notificare la richiesta di accesso agli atti e degli impegni di spesa riguardante, soprattutto, gli appalti esternalizzati per molti settori (specie quelli avvenuti dopo la messa in liquidazione della Multiservizi), quello relativo all’affidamento del servizio della raccolta dei rifiuti, e altri affidamenti per lavori pubblici. Nulla, a quanto sembra, è stato richiesto relativamente alle precedenti gestini amministrative anche se gli inquirenti, in tal senso, mantengono alto il riserbo.
Dalle notizie emerse sarebbero 14 tra determine e delibere gli atti richiesti dalle forze dell’ordine: i fari, come detto, sarebbero puntati soprattutto sull’affidamento del servizio rifiuti alla società Avr avvenuto con l’ordinanza della commissione straordinaria del 31 Ottobre scorso. Ma tra gli atti chiesti spuntano anche appalti per lavori pubblici affidati sempre dalla burocrazia comunale in piena gestione commissariale.
Palazzo San Giorgio resta blindato: nessuna dichiarazione, nessuna notizie e forse è bene anche così. Certamente i tre commissari straordinaria chiamati a gestire una città di 200 mila abitanti, nonostante gli sforzi profusi, avvertono sempre più il peso di un’operazione impossibile e, soprattutto, pagano forse dazio per una Legge, quella sullo scioglimento degli Enti locali, che fa emergere quotidianamente troppe crepe in un impianto normativo certamente da rivedere. La notizia più rilevante del “blitz” attuato dalle Forze dell’Ordine risiede proprio in questo dettaglio: i “controllori” cioè i funzionari dello Stato inviati a Reggio per ripristinare la legalità diventano, loro malgrado, controllati. Nulla, infatti c’entrano le gestione politiche che negli ultimi anni si sono susseguite a palazzo San Giorgio, nonostante qualche mass media abbia voluto, invece, far intendere forse troppo maliziosamente. Il Prefetto Gaetano Chiusolo, da qualche mese a capo della triade commissariale non era presente a palazzo San Giorgio nel momento della richiesta di atti: così come erano assenti anche gli altri componenti della commissione (che spesso si ritrovano in città per quattro giorni alla settimana), e non è trapelato nulla sulle reazioni dello stesso Chiusolo o degli altri due componenti, Giuseppe Castaldo e Carmelo La Paglia. Le indagini, dunque, sfondano i confini della politica e, entrano probabilmente nella sfera burocratica di competenza dirigenziale anche se, è importante precisarlo, non risultano indagati in questo senso. Certamente se i controllori diventano controllati qualcosa che non quadra potrebbe esserci e, forse, anche questa volta la commissione straordinaria potrebbe essere vittima di qualche svista dell’apparato burocratico comunale.