La Brigata Sassari subentra alla Brigata Aosta
Herat, 18 febbraio 2014. Questa mattina, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e del comandante della forza internazionale ISAF (International Security Assistance Force) generale Joseph R. Dunford, la brigata “Sassari” ha assunto la guida del Regional Command West in Afghanistan, sostituendo la brigata “Aosta” che rientra in Italia dopo quasi sei mesi di missione.
La cerimonia ha sancito il passaggio di testimone tra il generale di brigata Michele Pellegrino e il parigrado Manlio Scopigno, al termine di un intenso periodo di operazioni al fianco delle forze di sicurezza afgane, con la trasformazione della struttura del contingente italiano. Infatti, nel 2013 le forze italiane si sono ridotte di oltre 1000 uomini e sono state consegnate agli afgani cinque basi operative avanzate: Qala-ye-Naw, Farah, Bala Boluk, Camp Stone e Shindand. Ora tutto il contingente nazionale è stato concentrato sulla base di Camp Arena ad Herat, da cui inizierà la delicata operazione logistica del rientro di mezzi e materiali in Italia. L’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, rivolgendosi agli uomini e alle donne della brigata Aosta, ha voluto sottolineare come le attività svolte nel settore dell’addestramento delle forze di sicurezza afgane abbiano consolidato le loro capacità di operare in modo autonomo con la creazione, inoltre, di circa 500 nuovi istruttori del genio pronti ad addestrare nuove reclute per fronteggiare gli ordigni esplosivi improvvisati, secondo il concetto di “forma gli istruttori”. “Un impegno in molti campi d’azione che ha reso disponibili alla comunità afgana grazie alle attività svolte dal Provincial Reconstruction Team nuove scuole, centri medici e edifici governativi.“Sono impressionato dai risultati raggiunti dalla forze afgane – ha aggiunto Il Capo di SMD – che hanno operato con straordinaria determinazione e impegno nell’affrontare le sfide per la rinascita del loro paese”. Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità civili e militari della regione occidentale dell’Afghanistan, l’Ambasciatore italiano a Kabul Luciano Pezzotti e il comandante di IJC (International Joint Command) generale Joseph Anderson che, dopo aver ricordato l’alto prezzo pagato sin dal 2001 dalle forze di sicurezza afgane con oltre 15000 vittime e da quelle della coalizione con più di 3000 vittime, ha elogiato l’azione del generale Pellegrino e dei suoi uomini che “ha consentito alle forze afgane di assumere la piena responsabilità della sicurezza sviluppando una forza da combattimento capace e indipendente in grado di condurre tutte le operazioni con successo”.