Il PRI ha sostenuto anche per i calabresi quello che in sintesi è il dovere di un comportamento fiscale civile, ma a questo deve corrispondere il diritto al ritiro e la gestione sistematica, costante ed efficiente dei rifiuti .
Dopo oltre venti anni dall’omicidio intimidatorio di due innocenti spazzini uccisi dalla ndrangheta semplicemente per una riaffermazione di un diritto di esclusiva sulla gestione del fiorente business della gestione dei rifiuti, non si può e non si deve più giustificare un atteggiamento disattento di una questione per troppo tempo sottovalutata.
Non è solo un problema di igiene e di decoro ma l’evidente incapacità di chi ha in mano tutte le leve per assumere le giuste decisioni, di pianificare con uno sguardo al breve ed al lungo periodo compiendo quelle scelte ed assumendosi la responsabilità che gli incarichi politico amministrativi impongono con assoluta serietà ed innovazione.
La logica adottata dalla normativa in essere aiuta ad affrontare il tema con una logica di gestione integrata assegnandone chiari criteri di priorità.
Quello che oggi gli italiani ed i calabresi stanno vivendo sulla propria pelle come un problema, da tempo è in realtà un’autentica ed insperata opportunità di rilancio e di riscatto; tanto che in alcune regioni virtuose ed in tanti Paesi europei è diventato un importante motore di rilancio economico.
Nel momento in cui i cittadini pagano la TARSU e si ritrovano sommersi dai rifiuti sono portati a seguire la disobbedienza fiscale; noi del PRI non vogliamo questo, sarebbe fin troppo facile fare come quei partiti, come la Lega, che raccolgono con il loro populismo il consenso elettorale e politico.
La cura del territorio e dell’ambiente equivale alla cura di se stessi. Dobbiamo trattare il nostro Paese, la nostra città, come trattiamo noi stessi, dobbiamo amarlo, rispettarlo e pretendere che venga gestito nel modo migliore possibile. Reagire a questa avvilente “non cambia mai niente” con determinata forza.
Questa deve essere la base ideale alla quale affiancare scelte coraggiose, qui si chiede ai “nostri Commissari” di gestire l’emergenza con uno sguardo lungimirante insieme a tutte le altre istituzioni, cogliendo la classica disponibilità al fare, tipicamente elettorale, per scegliere e sviluppare processi virtuosi che le “tecnologie pulite” ci mettono a disposizione, prendendo spunto dai tanti esempi nazionali ed internazionali già messi in pratica.
Una perfetta opportunità per le amministrazioni pubbliche di utilizzare il riciclaggio dei rifiuti e il loro utilizzo come fonte di energia, attuare un Piano di Prevenzione della produzione di rifiuti.
Scegliere le eventuali aziende a cui affidare alcuni appalti senza sottoscrivere cambiali in bianco, e sempre con un attenta supervisione, sceglierli per la provata professionalità e competenza e non per l’appartenenza. Agire per promuovere la conoscenza di ciò che da anni coinvolge non solo la terra dei fuochi ma anche la Calabria; creare sinergie con le tante associazioni no profit che si occupano dello scambio di beni e prodotti usati (per esempio Freecycle). Se si attuano questi processi virtuosi allora si che saremo anche in grado di identificare i cittadini virtuosi e premiarli con sconti sulla TARSU, come già avviene da tempo ad esempio nelle Marche solo per citare una delle regioni italiane che in tempo ha voluto e saputo affrontare il tema senza girasi dall’altra parte.
A questo concreto cambio di passo nella gestione della cosa pubblica andrebbe affiancata una forte campagna civica di educazione ed informazione sulle tematiche che non sono più solo verdi ma che interessano tutta la comunità; partendo sin dagli asili ed intensificando un maggiore controllo del territorio. Multare chi non rispetta le regole, colpire chi brucia i cassonetti o ritiene il marciapiede un cestino. Spesso ci dimentichiamo che la legge va applicata e fatta rispettare, altrimenti rimane solo un mucchio di parole vane. Il PRI, quindi, invita adesso gli amministratori a dare precisi segnali di discontinuità e di attenzione concreta al proprio territorio.
COMUNICATO STAMPA PARTITO REPUBBLICANO