L’iter di approvazione del ddl s.894 di iniziativa del Consiglio Regionale della Calabria per l’istituzione della ZES (Zona Economica Speciale) nel distretto logistico-industriale della Piana di Gioia Tauro sta vivendo in questi giorni, su sollecitazione della deputazione calabrese di NCD, l’accelerazione fortemente auspicata dal Territorio, l’audizione presso le Commissioni competenti del dott. D. Arcuri vertice di Invitalia e dei rappresentanti della società Medcenter Container Terminal Spa ne sono la conferma. L’intento di procedere speditamente al Senato fa da pendant agli sforzi congiuntamente compiuti dal Governo della Regione – che si è fatto promotore politico del progetto approvandolo all’unanimità – e dell’Autorità Portuale per consentire l’up-grade del porto, up grade non velleitario ma necessario per contrastare la concorrenza di altre realtà portuali operative nel Mediterraneo. Ne siamo tutti certi, il porto di Gioia Tauro, già leader per il transhipment (ovvero il trasbordo dei contenitori dalle grandi navi oceaniche a unità più piccole) potrà notevolmente aumentare la propria performance in termini di volumi movimentati grazie all’istituzione della ZES ed altresì attrarre foreign direct investment in Italia catalizzando l’interesse di big corporation ad oggi assenti nello scenario portuale italiano complessivamente inteso. In virtù della ZES le aziende che ivi si insedieranno oltre ad operare nel rispetto delle norme UE, della legge nazionale e dei regolamenti ad hoc adottati per il funzionamento della ZES medesima se “resteranno” per almeno 5 anni potranno godere dell’esenzione dalle imposte sui redditi (IRES) per 8 anni, dall’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per 5 esercizi, dall’Imu e dalla Tarsu per 5 anni e della riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle aziende per i primi 5 anni. Nella ZES le imprese beneficeranno inoltre dell’esenzione completa delle imposte doganali e IVA di importazione, di esportazione, consumo e di circolazione per tutti i prodotti che entrano, vengono lavorati e quindi esportati attraverso l’area. La posizione strategica del porto e la sua area circostante rappresenteranno un’opportunità di crescita e sviluppo di rilevante portata in questo peculiare momento di grave crisi sistemica ecco perché la ZES con le agevolazioni fiscali che la connoteranno è un must per il futuro prossimo della Calabria.
L’operatività e la programmazione devono essere allineate ai trend economici globali che richiedono l’ideazione di modelli di business che mal si conciliano con la farraginosa burocrazia italiana e piuttosto implicano liberalizzazione e sburocratizzazione di processi sia pur nel rispetto delle regole poste, noi di NCD ne siamo certi.
COMUNICATO STAMPA Sen. Giovanni Emanuele Bilardi