Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Marò italiani da tempo messi sotto processo dalle autorità indiane per l’uccisione di alcuni pescatori locali non saranno più accusati di omicidio ma di violenza. Sembrerebbe infatti che la polizia investigativa indiana presenterà ai giudici una relazione dalla quale si evincerebbe che i due non siano direttamente responsabili della morte dei pescatori ma sarebbero rei di aver usato solo” violenza” ma sempre nei limiti consentiti dalla legge che regola la repressione della pirateria. I due soldati italiani rischierebbero quindi una pena massima di 10 anni di carcere e non più la pena capitale. Scongiurato quindi il pericolo più estremo, è utile che il governo e la diplomazia italiana si adoperi perché i due nostri ragazzi siano al più presto rimpatriati anche una settimana se si è innocenti è un “calvario”.
