La Società di Gestione invita Alitalia a proseguire nelle vendite del volo Reggio Calabria – Torino

Porcino (Presidente Sogas SpA): non più tollerabili i ritardi nei pagamenti al Gestore da parte delle compagnie aeree, esistono regole da rispettare. Rotta profittabile, da liberalizzare 

Il volo Reggio Calabria – Torino rappresenta sicuramente una rotta profittabile per qualsiasi compagnia aerea. Lo dicono i numeri e i risultati ormai consolidati di questo collegamento. Naturalmente questo lo sanno bene anche in Alitalia. Per questo motivo la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto ritiene auspicabile, oltreché plausibile, che Alitalia prosegua nelle vendite dei biglietti aerei su questa rotta anche oltre il 10 febbraio prossimo, data di scadenza degli oneri di servizio pubblico correlati ad essa. A tal proposito, la tesi che la Società di Gestione sostiene e promuove da tempo nei numerosi incontri intercorsi da parte nostra con il Dipartimento Trasporti della Regione Calabria è quella che la rotta vada assolutamente liberalizzata. Certamente, nelle more dell’attesa firma del decreto di liberalizzazione, a tutela dei passeggeri, considerata la forte domanda esistente per il volo Reggio – Torino, si ritiene giusto che Alitalia sia messa nelle normali condizioni di operare questo collegamento in continuità, senza provocare lunghe pause nella programmazione del volo stesso con tutti i disagi che ne deriverebbero per l’utenza.

Si coglie poi l’occasione per informare su un’altra iniziativa messa in campo dal Consiglio di Amministrazione della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto, ferme restando le prerogative del Gestore consistenti nella necessità di veder consolidati ed implementati i collegamenti esistenti ed operati dalle diverse compagnie presenti presso lo scalo. Ciò considerato, esistono però delle regole che vanno rispettate nell’interesse di tutti.

La Società di Gestione, ogni giorno, si impegna grazie ai propri lavoratori nel soddisfare e garantire i necessari servizi a tutti quei passeggeri che per prendere un aereo prima di tutto pagano un biglietto, e spesse volte a tariffe anche particolarmente onerose. Orbene, chiunque si sia ritrovato ad osservare un biglietto aereo avrà sicuramente notato che oltre all’indicazione del prezzo finale, devono essere specificate chiaramente almeno le seguenti voci: tariffa aerea passeggeri e merci; tasse; diritti aeroportuali; altri diritti, tasse o supplementi connessi ad esempio alla sicurezza o ai carburanti. In particolare, è giusto sapere che ogni passeggero paga una voce di costo per i diritti di imbarco: i costi che la compagnia aerea versa al gestore dei servizi aeroportuali solo qualora i propri clienti ne usufruiscano, come le operazioni di check in, di imbarco dei bagagli e dei passeggeri ecc.

I costi variano da aeroporto ad aeroporto ed a seconda della lunghezza delle tratte, attestandosi da un minimo di 2,46 euro ad un massimo di 8,15 euro. Esiste, inoltre, un corrispettivo per la sicurezza del passeggero e del bagaglio a mano: il costo che la compagnia sostiene per i controlli di sicurezza effettuati sui passeggeri e sul bagaglio a mano, che ammonta a 1,81 euro; a questo si aggiunge un corrispettivo per il controllo dei bagagli da stiva, sottoposti ai raggi x per la sicurezza dei passeggeri, che varia da aeroporto ad aeroporto da un minimo di 1,10 euro ad un massimo di 3,77 euro; vi è poi un corrispettivo dovuto per l’assistenza ai passeggeri disabili o a mobilità ridotta; ed altri eventuali diritti per la vendita, tasse ed Iva sui diritti. A completare la tariffa di un biglietto aereo il costo equivalente alle addizionali, ad esempio l’addizionale di competenza comunale, del Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali e del Ministero dell’Interno, che ammonta a 4,50 euro. Tutto questo sta a significare che nel costo del biglietto, è giusto ricordarlo, c’è una componente del prezzo che viene pagato da ogni passeggero e che le compagnie aeree una volta atterrate presso lo scalo, prima di ripartire dovrebbero rigirare al Gestore. È con questi soldi che vengono coperti buona parte dei costi per i servizi e per il personale impiegato a tali mansioni pensiamo alla sicurezza o al trasporto persone con ridotta mobilità. Ed allora come Sogas ci domandiamo ma una volta che la compagnia incassa questi soldi, una volta che il vettore ha riempito il proprio aereo che parte ed atterra a Reggio Calabria: perché poi “si dimentica” o ancora peggio volutamente ritarda e fa orecchie da mercante quando si tratta di pagare il Gestore? E se questo accade come si possono garantire adeguati servizi? E quali strumenti ha una Società di Gestione in questi casi per far valere i propri diritti? Semplice.

Secondo l’articolo 802 del codice della Navigazione, come Gestore potremo sempre chiedere all’Enac il blocco degli aerei se la compagnia aerea non dovesse pagare nei tempi previsti il proprio corrispettivo. Intanto, dal prossimo 15 febbraio se le compagnie operanti presso lo scalo non pagheranno con maggiore puntualità quanto dovuto al Gestore per i servizi offerti (esempio: accettazione e check-in, trasporto persone ridotta mobilità, trasporto e sicurezza bagagli, controlli di sicurezza, … altro) chiederemo a gran voce al Presidente dell’autorità aviazione civile Vito Riggio che “i loro aerei siano bloccati”. Lo assicura il Presidente della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto, Carlo Alberto Porcino. Nel frattempo – prosegue Porcino – abbiamo già deciso di inviare una diffida ad adempiere a tutti gli operatori operanti presso lo scalo verso i quali SO.G.A.S. SpA già vanta notevoli crediti. Questo vale per il passato. Ma non per il presente e per il prossimo futuro. Come Gestore siamo pronti a trattare le difficile contingenze di ogni compagnia aerea, a ricercare soluzioni concrete e condivise, ma in un quadro di assoluta correttezza e di reciproca collaborazione atteso che la Società di Gestione ha mensilmente numerosi impegni da mantenere.

Ovviamente – conclude Porcino per questo non vorremmo mai creare disagi ai passeggeri, trovandoci costretti a sospendere i nostri servizi, ma le regole vanno rispettate. È giunta l’ora però che anche nei confronti del Gestore dell’Aeroporto dello Stretto e nel rispetto dei sacrifici e del lavoro di tutte le maestranze, di tutti i lavoratori e gli operatori aeroportuali le compagnie aeree morose comincino a fare un atto di buona volontà e pagare tempestivamente la rispettiva tariffa aeroportuale. Saremo rigorosi con i nostri responsabili ad attendere ogni giorno sottobordo per verificare le fatture di pagamento. Fra i vettori che non pagano la propria quota, ad esempio, c’è ancora Blu Panorama Express nei cui confronti lo stesso Presidente della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto si era già espresso denunciando pubblicamente i numerosi crediti che il Gestore vanta nei confronti di questa compagnia, che si ricorda si trova in procedura di concordato preventivo fallimentare. I lettori più attenti ricorderanno che alla denuncia di Porcino di oltre un anno fa vi fu una reazione da parte di svariati consiglieri regionali di maggioranza. Si ricorderanno infatti la decisa e ferma levata di scudi da parte della classe politica regionale in favore di questo vettore e le “autorevoli” rassicurazioni circa il fatto che questa compagnia avrebbe mantenuti gli impegni, avrebbe pagato da lì in avanti con regolarità. Puntualmente tutto questo non è accaduto e non accade tutt’oggi, rimanendo le comunicazioni di Sogas sul punto a tutt’oggi ancora lettera morta e ricevendo solo proposte e ipotesi di pagamento davvero inaccettabili.

Pertanto, adesso pretendiamo che Enac si impegni a garantire il rispetto delle regole da parte di Blu Panorama che ha l’obbligo di pagare il Gestore ogni volta che un suo aereo parte dall’aeroporto. Auspichiamo anche in questo caso il recupero di un po’ di buon senso e soprattutto che maturi la consapevolezza che la Sogas non può più fare credito a nessuna compagnia aerea, Blu Panorama compresa. Se poi la Politica vorrà anche stavolta rimproverare al Gestore dell’Aeroporto dello Stretto – chiosa Porcino – di non impegnarsi abbastanza nel “coccolare” le compagnie aeree allora Sogas invita quanti intendano esprimersi in tal senso, a partire dagli enti soci, a sostituirsi loro alle compagnie aeree e versare loro ogni giorno i corrispettivi dovuti alla Società di Gestione e, soprattutto, a quanti ogni giorno vi lavorano. In fondo chiediamo solo di essere messi in condizione di fare bene quello che sappiamo fare meglio ovvero continuare a garantire i giusti servizi e le giuste attenzioni ai passeggeri e, quindi, alle compagnie aeree che scelgono di operare i loro collegamenti presso il nostro aeroporto.

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