Occorre porre rimedio al più presto a decisioni scellerate che, a suo tempo, da qualcuno invece furono pubblicamente applaudite. Oggi a Reggio Calabria, per colpa di pochi, il clima sociale è quanto mai teso, prevale la voglia di primeggiare politicamente e non quella di fare “quadrato” per rilanciare una città oggi in ginocchio. La via del dialogo sembra smarrita perché c’è chi trae vantaggio dal caos e la malavita ha sempre vissuto del caos e sulla cattiva disinformazione fornita alla gente. Sarebbe un atto di responsabilità cominciare a comunicare in maniera corretta e non strumentalizzare le vicende che poi si ripercuotono sulla pelle dei cittadini. Occorre smettere di puntare il dito a casaccio e occorrerebbe anche che chi si eleva immotivatamente a giudice cerchi delle soluzioni piuttosto che dedicarsi ad improbabili accuse. Lo sosteniamo da tempo occorre coesione sociale, l’odio genera solamente altro odio e fa nascere il timore di qualche gesto sconsiderato.
Chi “semina” vento “raccoglie” tempesta
Fabrizio Pace