di Annamaria Milici – Ondate di stress mattutino, pomeridiano e serale tra un clacson impazzito e l’altro, sorpassi azzardati, incidenti, parcheggi illogici e litigi da giungla urbana. Difficile sopportare psicologicamente l’ idea del trambusto stradale: fa pensare ad una sinfonia impazzita! Come razionalizzarlo, e di conseguenza ridurre i fenomeni congestivi e di inquinamento sia atmosferico che acustico? Oltre le soluzioni ecologiche, amiche dell’ ambiente, quali l’ uso delle biciclette, si potrebbe e dovrebbe puntare sul potenziamento ed il conseguente utilizzo del trasporto collettivo. Opportunità da non trascurare, per cambiare il proprio status da “automobilista esasperato” in “pendolare quasi moderno”, è quella offerta dal servizio ferroviario suburbano. Il servizio ferroviario suburbano di Reggio Calabria, svolto da Trenitalia, sfrutta i binari della ferrovia Tirrenica Meridionale da Villa San Giovanni fino a Reggio Calabria Centrale e da quest’ultima quelli della ferrovia Jonica fino a Melito. Il servizio che viene qualificato come “metropolitano”, in realtà ancora, non ha alcuna caratteristica per definirsi tale, in quanto si tratta di un normale servizio regionale ( la linea infatti, non è dotata di sigle identificative e non appare nelle mappe del trasporto urbano e per l’ appunto, la categoria di servizio assegnata a tutte le corse è quella di treno regionale); inoltre, se si escludono lavoratori e studenti fuori sede che ne usufruiscono giornalmente non è molto utilizzato. La strada da percorrere per raggiungere risultati incoraggianti in tema di trasporto pubblico è ancora lunga, ma l’ idea di una mobilità sostenibile ed ecocompatibile entusiasma quei sognatori reggini che credono fermamente nella realizzazione di proposte moderne dal respiro europeo.