Un numerosissimo pubblico, attento ed interessato domenica scorsa presso la Sala D’Arte “Le Muse” di via San Giuseppe, ha seguito la presentazione del libro “La Bacheca di Esculapio: le proprietà terapeutiche ed organolettiche dei frutti dell’Area Grecanica” organizzata nell’ambito delle Piazze Culturali del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse”. Una manifestazione a più voci -ha dichiarato – in apertura della manifestazione Giuseppe Livoti –presidente Muse: abbiamo voluto inserire la voce dei poeti e degli artisti, oltre alle autorevoli voci scientifiche che hanno curato questa pubblicazione. All’inizio della serata il saluto istituzionale di Pier Paolo Zavettieri – consigliere provinciale che, ha esortato l’associazione a continuare ad animare il dibattito culturale della città, con la stessa passione che da sempre la contraddistingue.
Leone Campanella – dirigente scolastico e direttore editoriale de “La voce del Sud “ che ha curato tale pubblicazione ha ribadito il ruolo che questo testo potrebbe avere, quello di presentare al lettore rimedi naturali, utili a tutti coloro che vogliono prendersi cura della propria pelle e del proprio corpo, realizzando alle giuste dosi ed in totale sicurezza, creme, maschere , unguenti utilizzando ingredienti naturali, delicati ed efficaci. Il libro poi è dedicato al patrono della medicina greco-romana appunto Esculapio. Un testo che riunisce schede realizzate dunque da due esperti del settore dott. Domenico Rodà – farmacista e speziale – e la farmacista dott.ssa Angela Orlando. Un lavoro scritto attraverso la raccolta della saggezza popolare, della tradizione orale, ma anche con approfondimenti scientifici su piante e frutti , insieme a note che esaltano le loro proprietà. La Orlando ha esaminato così delle attente schede trattando dei benefici dell’aglio, alloro, aloe, arancia, asparagi, basilico, bergamotto, camomilla, carciofo, cedro, cicoria, cipolla, finocchio, gelsomino, limone, liquirizia, mandorla fino ad arrivare all’uva e alla sua utilizzazione de popolo fenicio. Un interesse attuale conferma la farmacista, per le erbe medicamentose e piante officinali in quanto molte di esse vengono utilizzate come –ingredienti di medicinali dalla medicina omeopatica – e venduti nelle farmacie come integratori, cosmetici e prodotti estetici. Di grande livello scientifico, l’intervento del cardiologo dott. Enzo Amodeo. Noi siamo ciò che mangiamo ricorda il noto cardiologo, occorre controllare la nostra alimentazione, valorizzando l’ambiente ed utilizzando i prodotti di stagione. L’interesse dovrebbe portare l’attenzione rivolta al principe degli agrumi- il bergamotto – il cui frutto oltre ad essere utilizzato nell’industria della bellezza, si comporta da statina naturale inibendo un enzima chiave nella produzione di colesterolo. Il cibo deve essere la nostra prima medicina ha specificato più volte il professionista reggino Amodeo. Ci si augura che tale testo proprio per il ricco materiale delle nostre zone, possa proseguire in una eventuale altra pubblicazione commenta il giornalista Giuseppe Cilione – portavoce de “La voce del Sud”. Durante la serata poesie in vernacolo lette dai poeti delle Muse e scritte per l’occasione perché “…la Calabria è terra di agrumi e grande madre” come è stato ribadito dai poeti Rossomando, Barberio, Alampi, Verduci, Celestino e Vita. Una immersione invece nel rapporto uomo- natura, la mostra che sarà aperta fino al 30 gennaio dal titolo “Frutti”. Giuseppe Livoti, da curatore ha espresso come la caducità della natura sin dal 1600 viene identificata come -vanitas- ed ha interessato numerosi artisti a partire da Caravaggio. Il tema della natura muta, diventa ancora tematica interessante ed accattivante, dalla frutta isolata e silente di Davide Ricchetti e Giovanna Tripodi, alle floreali rappresentazioni ricche e suggestive di Luciana Ruggeri ed Adele Canale, alle composizioni in tessuto pop di Antonella Laganà, alla fantasia simbolica di Silvana Longo, al tempo passato per Clara Giandolfo, alla gigantografia opalescente di piante per Adriana Repaci, al rapporto mito e creazione per Manuela Lugarà, alle maschere apotropaiche e lustrate di Rossella Marra, alla prospettiva del paesaggio per Anna Maria Neri, al particolare delle piante della costa ionica per Lorenzo Aliperta, al rapporto arte e natura per Domenico De Lorenzo.