Cosa chiede la formazione, anzi la società neroarancio al 2014? Cosa spera il presidente Muscolino e tutta la giovane ed ambiziosa dirigenza reggina? Ovviamente le domande le faremo ai diritte interessati ma in questo primo approfondimento del nuovo anno possiamo sicuramente ipotizzare che l’imprenditore gioiese vorrebbe vivere mesi più tranquilli dopo aver chiuso un 2013 che definire intenso è un autentico eufemismo. Muscolino prima di tutto vorrebbe che la sua squadra conquistasse la salvezza sul campo; il rendimento di questi primi mesi di stagione dice che la sua Viola ha avuto mille difficoltà: la vicenda Kirkland ha tolto un americano dalla rotazione fino a quando non è stato preso Hamilton; il playmaker Sorrentino ha saltato tre gare per infortunio e l’altro americano Bell non ha reso quanto sperato; in più i tanti giovani presenti in organico hanno pagato lo scotto con il noviziato in questa categoria anche se alcuni di essi hanno fatto capire di avere delle buone potenzialità ma hanno bisogno di tempo.
Coach Ponticiello ha fatto il possibile per far rendere al meglio questo gruppo ma sono arrivate purtroppo tante sconfitte che hanno ancorato la compagine neroarancio ai bassi fondi della classifica. Ma c’è tutto il tempo per risalire e la società di Via Pio XI spera in una rimonta in classifica come quella compiuta nella scorsa stagione anche se bisognerebbe cambiare la chimica di un gruppo che avrebbe bisogno di più sostanza in alcuni ruoli chiave. GianCesare Muscolino spera anche di avere un maggior supporto da parte del territorio a trecento sessanta gradi. Non è facile portare avanti progetti a lungo termine quando non ci sono delle certezze sia per quanto riguarda le strutture sia quando mancano gli sponsor.
Ma il presidente della Viola non si è ami arreso e bisogna riconoscere che ha saputo risollevarsi sempre quando, in molti, al suo posto, avrebbero abbandonato la barca dopo aver vissuto in prima persona vicende vicine al surreale. Una di queste è stata senza dubbio la questione palazzetto con la Viola costretta a giocare al Pianeta Viola, struttura funzionale per portare avanti l’attività giovanile ma sicuramente non adeguata per ospitare match della terza serie del basket italiano oppure emigrare nella vicina Vibo. A proposito di giovani, la Viola continuerà ad investire nel vivaio sperando che possa diventare un vero e proprio serbatoio dal quale attingere puntualmente come è stato fatto in questa stagione con la promozione di Lupusor in prima squadra, talento, fra l’altro, selezionato anche dalle nazionali di categoria. Sarà un anno importante per questo glorioso simbolo sportivo calabrese che vuole crescere sia sul parquet che all’esterno anche se c’è da dire che questa proprietà ha già fatto tanto, prima di tutto ha ridato credibilità ad una realtà che veniva da anni difficili. Reggio è una piazza dal passato glorioso ma che vuole costruirsi un presente ed un futuro importante e gli uomini che la gestiscono attualmente hanno tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo.