di Fabrizio Pace – Così come tante altre volte si è oltrepassato un limite, uno dei tanti, visti quelli già superati in passato. Nella puntata scorsa quella del 19 dicembre il conduttore ha dato largamente spazio ad alcune frange socio-politiche inquietanti. Certo il giornalista è tale se riesce ad ascoltare ed a riportare quanto egli stesso ritenga di valore per la collettività quindi, anche come in questo caso: le idee, le richieste o le lamentele di “spaccati” sociali che lo richiedano. Avrà stranito molti sia l’importanza che la trasmissione ha dato al movimento di estrema destra sia il considerevole spazio che per la prima volta gli è stato dedicato in maniera non ostile. Certo Santoro da “vecchio” giornalista e uomo di tv sa bene quali “tasti” strimpellare per destare l’opinione pubblica, attirare consensi e innalzare l’audience. Ha capito perfettamente che c’è una nicchia particolare di popolazione sofferente ed insofferente, ad oggi poco ascoltata e che facilmente ma pericolosamente, potrebbe coinvolgere l’intera massa perché aiutata dal periodo particolarmente duro che stiamo vivendo. Ottima trovata dal punto di vista mediatico ma quello che viene da domandarsi è: ” Non si rischia troppo?”. Va bene dare spazio ai cortei, alle manifestazioni ed alle lamentele anche se talvolta la violenza verbale andrebbe censurata in tv, ma intervistare un ultrà incappucciato che erudisce su strategie per introdursi nei cortei e sfruttarli per attacchi premeditati e pianificati a tavolino appare proprio una “pessima” idea per molti motivi. Il primo è che solo la nostra buona fede può far pensare che quello fosse realmente un facinoroso e non un attore (bisogna essere proprio degli squilibrati per apparire in tv e dichiarare di voler uccidere qualcuno), il secondo motivo è che lo psicolabile di turno prenda alla lettera consigli dell'”intervistato” e magari decida di uccidere o aggredire qualcuno per avere visibilità pubblica (già successo più di una volta). Il mondo del web, o meglio di coloro che seguivano la trasmissione, si è indignato dopo qualche secondo tanto che della vicenda se ne è parlato anche a distanza di giorni e il tam tam mediatico ha fatto decollare ancora una volta l’interesse per la puntata della trasmissione. Dal punto di vista giornalistico quindi, Santoro ancora una volta.. chapeau ma dal punto di vista di reale Servizio Pubblico? Lo è stato davvero? E’ un servizio mostrare un possibile assassino che dispensa consigli in tv seppur mascherato?? L’apologia di fascismo (reato ancora ai più sconosciuto e forse ormai obsoleto) va bene solo quando se ne deve fare una propaganda politica?
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