Nell’ambito delle attività culturali programmate dal Convitto Nazionale di Stato “T. Campanella” per gli alunni delle scuole annesse, la dr.ssa Francesca Arena, dirigente scolastico del prestigioso istituto reggino, ha organizzato lo scorso 18 dicembre presso il “Salone Versace” del CEDIR una conferenza per festeggiare, nella città di nascita dell’artista futurista Umberto Boccioni, il Centenario della realizzazione della sua opera statuaria più importante e conosciuta, raffigurata anche sulla moneta da 20 centesimi della Zecca italiana e denominata “Forme uniche della continuità nello spazio”. Presente al tavolo dei relatori, oltre che la dirigente del Convitto, anche il presidente della provincia di Reggio Calabria dr. Giuseppe Raffa.
L’evento culturale è stato preceduto, nei primi giorni del mese corrente, da un concorso a premi con lo scopo di far conoscere in maniera più approfondita agli alunni del Convitto l’artista Boccioni, promotore del futurismo in Europa, e stimolare anche la loro creatività.
La conferenza svoltasi al Cedir è stata intervallata nelle diverse fasi con la proiezione di filmati e power point riguardanti il futurismo, l’arte, Boccioni e lo sport ed anche con balletti (preparati dall’ex alunna del Convitto Alessia Cinanni) e da una sfilata di abiti futuristici che è stata molto apprezzata dalla platea.
Per quanto riguarda il concorso, gli alunni della scuola primaria dovevano rappresentare con un disegno la velocità, intesa come dinamismo corporeo, quindi l’uomo del futuro, raffigurato nello spazio e nel tempo, dove il ritmo del movimento si percepiva con un’alternanza di chiaroscuri o altri colori scelti dal candidato. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado, invece, dovevano esibirsi in una forma acrobatica che richiedeva di rappresentare la postura della statua di Boccioni (gamba destra avanzata) nelle sue, sempre uniche, azioni dinamiche e forme acrobatiche che ne potevano derivare. Ed infine, agli alunni dei licei, classico e classico europeo, era richiesto di illustrare gli aspetti fondamentali della produzione artistica di Boccioni con un ipertesto.
Vincitori della scuola primaria – 1° classificato Alessandro Tripodo, III A; 2° classificato: Gilbert Sacsac, IV B; 3° classificato ex aequo: Carmine De Stefano, III A¸3° classificato ex aequo: Yassin Meskelindi, V B.
Vincitori della scuola secondaria di I grado – 1° classificato: Francesco Martuscelli, 1 C ; 2^ classificata: Dana Battaglia, I B; 3° classificato ex aequo: Giuseppe Pontillo, II B; 3° classificata ex aequo: Denise Venuti, 1 B.
Vincitori dei licei – 1’ classificati: Genio e rivoluzione (III A e III E) Claudio Costantino, Alessandro Ceravolo, Federica Pon de leon; 2’ classificati ex aequo: Timore e fiducia nell’avvenire (IV C) Arianna Liconti; Una nuova visione dell’arte (V C) Daisy Laganà; Il Futurismo (V D) Maria Elisa Serranò; Il salto del giullare (IV D) Cristiana Meduri; Boccioni e il tempo (V C) Anna Iaria; Noi giovani ed il Futurismo di Boccioni (IV C) Fabrizia Melasi; A lezione di Futurismo (IV C) Sandrina Leone; Attendo nell’Arte e nella vita (V B) Massimiliano Cortese, Martina Di Blasi, Giulia Cozzupoli, Lavinia Filardo, Emilio Foti, Angelica Porcino, Francesco Ramirez;
Le relazioni dei docenti, molto apprezzate ed interessanti sotto il profilo culturale, sono state introdotte dal dirigente scolastico dr. Francesca Arena e dal presidente della provincia dr. Giuseppe Raffa che ha invitato i giovani presenti ad impegnarsi in un rinnovamento della classe cittadina.
Il prof. Glauco Morabito ha iniziato a relazionare sugli aspetti filosofici del futurismo, sulla teoria di Henri Bergson e sul pensiero di base che ha unito gli intellettuali futuristi in un unico movimento e quindi sulla negazione delle forme di percezione classica e tradizionale del mondo circostante. La prof.ssa Maria Livia Bartolomeo ha di seguito relazionato sulla vita di Umberto Boccioni, sulla sua attività artistica e sulle sue opere più importanti. “Nell’anno 1882 nasceva, a Reggio Calabria, Umberto Boccioni. La sua famiglia abitava in Via Cavour 41, nei pressi del Convitto Nazionale di Stato. Chiamato alle armi il 24 luglio 1916, divenuto soldato di Artiglieria, Boccioni cadeva da cavallo il 16 agosto 1916 e moriva all’alba del giorno dopo, all’età di 34 anni, presso l’ospedale militare di Verona”.
Il prof. Riccardo Partinico, infine, ha relazionato sull’opera di Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio “la statua rappresenta un corpo, metà uomo e metà macchina, che sembra compiere, con la gamba destra, il primo passo verso il futuro. Osservandola da tutti i lati si possono percepire rilievi, cavità e spigoli che determinano zone di luce e ombra. Tali sensazioni ripropongono il ritmo alternato delle contrazioni e decontrazioni muscolari che regolano il movimento umano. Il passo in avanti e la plasticità delle forme rappresenta il prolungamento dell’opera nello spazio rendendola un’entità infinita…”
Al termine della manifestazione la dr.ssa Francesca Arena ha ringraziato gli alunni del Convitto, il presidente della provincia dr. Giuseppe Raffa, il presidente onorario nazionale della FIJLKAM, prof. Giuseppe Pellicone, il delegato provinciale del CONI dr. Antonio Laganà per essere intervenuti ed i docenti Bartolomeo, Crucitti, Della Foresta, Leuzzi, Raso e Partinico per la preziosa collaborazione ed ha augurato ai numerosi presenti ed alle loro famiglie gli auguri di un sereno Natale ed un felice anno nuovo.