La Regione Calabria si avvia al superamento del precariato riguardante il bacino degli Lsu-Lpu, la legge 15/2008, la legge 28/2008 e la legge 8/2010. “E’ questo il risultato dell’importante lavoro svolto in questi mesi a Roma con il Governo” ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che stamani, insieme all’assessore al Lavoro Nazareno Salerno, ha incontrato i giornalisti. “Grazie ad un emendamento alla Legge di Stabilità recepito dal Governo – ha aggiunto – la Calabria riceverà quest’anno una quota aggiuntiva, di circa 25 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 22 milioni già previsti nel Bilancio regionale per il 2014. Ma c’è anche un percorso legislativo che consentirà di risolvere i tanti problemi legati al precariato”. Scopelliti e Salerno hanno illustrato i contenuti della proposta di legge regionale varata ieri dalla Giunta di recepimento del Decreto Legge 101, approvato dal Governo lo scorso 31 agosto. “E’ nostra intenzione – ha anticipato Scopelliti – farla approvare già nella seduta di giovedì attraverso un richiamo della Conferenza dei Capigruppo. La Calabria sarà la prima regione italiana a recepire questa normativa, che prevede la costituzione di un albo del precariato calabrese, che potrà essere utilizzato con contratti triennali, e non più con rinnovi di convenzioni che anno per anno sono fonte di tensioni, di proteste e scioperi”. “E’ la soluzione – ha ricordato Salerno – ad un problema che si trascinava da circa 17 anni non solo per i limiti finanziari, ma anche per il carattere legislativo sulla materia. Questa legge va al di là della certezza della continuità lavorativa. Prevede uno specifico percorso di stabilizzazione. Gli Enti utilizzatori, infatti, avranno la possibilità di procedere alla stabilizzazione per chiamata diretta di lavoratori di categoria più bassa e, attraverso procedure di selezione pubblica, con la riserva dei posti, per quelli delle categorie più alte. Per i lavoratori ultrasessantenni ormai prossimi alla pensione, sono previsti ‘voucher’ di accompagnamento all’età pensionabile”. “E’ una legge che darà certamente maggiore serenità e tranquillità a tutti”, ha aggiunto Salerno, richiamando il caso dei lavoratori “a progetto” delle legge 28 impegnati finora di tre mesi in tre mesi con continue sospensioni del rapporto di lavoro. Scopelliti ha definito lo svuotamento del bacino del precariato calabrese “una grande scommessa per la quale la Calabria ha portato avanti un grande lavoro di squadra”.
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