di Fabrizio Condemi – Il portiere della Reggina Benassi, con due clamorose “papere”, rende facile la vittoria per un Siena che, sebbene tecnicamente di livello superiore agli amaranto, fino al minuto 39 non aveva dimostrato di potersi meritare i tre punti. Nella prima mezz’ora di gioco, infatti, in un Granillo sempre più deserto, la Reggina sembrava avere in mano le redini del match. Niente di eclatante ma, pur con un attacco spuntato (ma perché continua a giocare Cocco invece di Gerardi???), la squadra che sembrava crederci di più sembrava proprio la squadra dello stretto. Fin quando, da un tiro non irresistibile di Rosseti, l’estremo difensore amaranto si esibisce in un doppio intervento goffo che permette a Rosina di trovarsi solo soletto davanti alla linea di porta con un colpevolissimo Benassi a terra. 0-1, troppo facile. Prendere un gol così spezzerebbe le gambe ad un elefante, figuriamoci ad una Reggina così fragile psicologicamente. Infatti, subito dopo il gol, non si registra alcuna reazione di sorta e nel secondo tempo entrano in campo le 11 brutte copie dei giocatori amaranto che avevano ben reso nella prima mezz’ora di gioco: pronti via ed ennesima svista di Benassi che, sempre su un tiro di Rossetti, mal piazzato, si fa infilare colpevolmente sul proprio palo al minuto 2 della ripresa. 0-2 e tutti a casa. Si perché nei quasi 45 minuti restanti, a parte la girandola di cambi che registrano un impalpabile Louzada per Maicon e un timidissimo Falco per Dall’Oglio, vedono un palo di Lucioni e qualche tentativo di scuotere l’attacco amaranto da parte dell’unico centravanti di ruolo in rosa, Gerardi (entrato per un fischiatissimo Cocco) il cui mancato impiego dall’inizio sa dell’incredibile. Rosina, Valiani e Rosseti su tutti, giocano sul velluto e senza alcun particolare sforzo portano in Toscana tre punti che rilanciano il Siena e affossano terribilmente la classifica della Reggina. I numeri adesso sono impietosi, le gravi sviste difensive continuano a contornare delle prestazioni appena sufficienti della Reggina. Cesena e Ternana fuori casa e Avellino al Granillo il giorno di Santo Stefano, sono le ultime tre partite del girone d’andata, prima del mese di sosta di Gennaio. Tre partite in cui i numeri, per alimentare un minimo di speranza di salvezza, dovrebbero portare almeno 6/7 punti così da arrivare al giro di boa a 19/20 punti. Impresa titanica per questa Reggina a cui nemmeno la sorte gira bene (rigore clamoroso non fischiato alla mezz’ora sullo 0-0). Da queste ultime tre partite del 2013, anno disgraziato per la Reggina, il mr. Atzori deve ricavare il massimo, giocandole come se fossero tre finali, per racimolare quanti più punti “speranza” possibile, speranza che il presidente (di fatto) Foti possa puntellare pesantemente la squadra nel mercato di Gennaio portando in riva allo stretto almeno una pedina per ruolo (portiere, difensore centrale, un esterno e uno/due attaccanti) per acciuffare almeno un quart’ultimo posto per i play-out. Sperando che Babbo Natale non continui a vestire la casacca amaranto ma, magari, già da sabato prossimo, quella del Cesena…
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