Confini e Horcybus Festival Invernale, la presentazione

intestazione-confini-1024x128REGGIO CALABRIA – Arte contemporanea, cinema, video installazioni urbane, grande teatro, musica nomade e ancora narrativa e una lectio magistralis a cura del Premio Nobel per la Pace Betty Williams. Da sabato 14 dicembre fino a fine anno, Reggio Calabria e Scilla spalancano le porte ai linguaggi artistici, nelle loro più varie e ricche manifestazioni, ma sempre declinati con finalità educative e sociali. Ai nastri di partenza la seconda annualità di Confini, programma internazionale di mostre, video-arte, performance, workshop e seminari, e la versione invernale dell’Horcynus Festival, tradizionale appuntamento che da undici edizioni porta sullo Stretto, tra Scilla e Cariddi, il meglio della produzione artistica contemporanea. Le due manifestazioni, a cura della Fondazione Horcynus Orca (in associazione temporanea d’imprese con la rete europea dell’economia sociale Reves Aisb, la Fondazione di Comunità di Messina, l’Associazione artistica Mana Chuma, il Circolo del cinema Charlie Chaplin e l’Associazione culturale “Le rane”) con il supporto logistico di Comune di Scilla e Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, finanziate nell’ambito del Por Calabria, sono state presentate questa mattina in conferenza stampa nella sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale della Calabria dai direttori artistici dei settori teatro e musica della Fondazione Horcynus Orca, Massimo Barilla e Giacomo Farina, affiancati dall’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri,dall’Assessore a Cultura e Legalità della Provincia di Reggio Calabria Eduardo Lamberti Castronuovo e da Lucia Lipari della sezione reggina di Libera. “Confini e l’edizione invernale dell’Horcynus festival – hanno spiegato Barilla e Farina presentando il ricco programma di eventi – proseguono il percorso educativo e di ricerca sulle estetiche del Mediterraneo intrapreso da oltre un decennio dalla Fondazione Horcynus Orca. Lo fanno scegliendo lo Stretto come terreno privilegiato di incontro tra culture e linguaggi artistici diversi, che si esprimeranno in appuntamenti quotidiani con l’arte in ogni sua declinazione possibile. Dai matinée di teatro civile per le scuole alla cinematografia italiana, europea e araba, dai reading letterari alla video arte fino alla drammaturgia d’autore”.

Tanti gli appuntamenti imperdibili. Per il teatro mercoledì 18 novembre al Siracusa si aprirà il sipario su “Nunzio”, pluripremiato capolavoro di Spiro Scimone, tra i drammaturghi più osannati in Italia e in Europa, nato a Messina eppure mai salito sul palco a Reggio. Particolarissime anche le suggestioni in campo musicale, con due concerti che vedranno impegnati in contaminazioni originali al confine tra musica colta, tradizionale e ritmi africani e medio-orientali, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Cilea accompagnata rispettivamente giovedì 19 dicembre dai musicisti Raiz, Gabin Dabirè, Faisal Taher e Tino Finocchiaro, Jali Diabatè, e martedì 31 dicembre, per l’anteprima del concerto di Capodanno, da Giancarlo Parisi e la sua zampogna “a paro” cromatica, il più importante aerofono pastorale dell’area calabro-sicula. Mentre in campo artistico, tappa imperdibile tra il 29 e il 30 dicembre al borgo di Chianalea dove sarà allestita un’infrastruttura di video installazioni urbane. Evento nell’evento di Confini sarà la lectio magistralis del Premio Nobel per la pace Betty Williams. L’attivista nordirlandese in prima linea per una soluzione pacifica del conflitto in Irlanda del Nord, insignita nel 1976 della massima onorificenza riservata ai costruttori di pace, sabato 21 dicembrealle 10.30 interverrà nella sede della Provincia di ReggioCalabria sul rapporto tra educazione e cultura.  “Eventi culturali di alto livello come Confini e l’Horcynus Festival invernale, che la Regione Calabria promuove e sposa per intero – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri – allargano l’orizzonte culturale e offrono una visione mediterranea, invertendo la convinzione, tutta italiana, che la cultura sia qualcosa che si eredita e non si costruisce. Questi due progetti costruiscono e partendo dal finanziamento pubblico, si configurano come iniziative capaci di produrre in prospettiva reddito sul territorio”.

“Questi due eventi, con programmi estremamente ricchi e diversificati, si coniugano bene con l’atmosfera di rinascita reggina – ha aggiunto l’Assessore provinciale Eduarto Lamberti Castronuovo – e approfondiscono un tema, quello del confine visto non come limite ma come opportunità, che ci sta molto a cuore. La Provincia sosterrà questi progetti, vi staremo accanto perché oggi come non mai occorre che la gente impari a tornare a teatro, al cinema, ai concerti”. “La cultura – ha concluso Lucia Lipari di Libera Reggio – deve essere la leva principale del pensiero critico e mezzo di contrasto per le sottoculture mafiose. Fare cultura così, come fa la Fondazione Horcynus Orca, non può che trovarci concordi, perché questo spirito e questa concezione educativa e sociale della cultra e dell’arte rientrano a pieno titolo nel Dna di Libera”.

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