Brescia-Reggina 2-1
La Reggina perde la sua decima partita. I numeri sono impietosi: penultimo posto a 5 punti dalla salvezza, 10 sconfitte su 17 incontri, penultimo attacco e penultima difesa. Perdere poi contro una squadra rimaneggiata, da parecchio tempo in crisi possono essere tutte aggravanti di una situazione sportiva che comincia a diventare “drammatica”. Eppure, in questa situazione così grigia, oggi, per parecchio tempo nel corso del match si è vista (finalmente) una squadra bella. Messa bene in campo. A volte anche elegante. Certo strasser in difesa (che non ha sfigurato), cocco sempre titolare e quei continui, pressanti e sempre più preoccupanti errori difensivi, sono sempre situazioni che ci dicono dei tormenti che investono gli allenatori che siedono sulla panchina amaranto ma, lo ripeto, oggi si é vista una scintilla che può, o forse deve, far sperare per il futuro. Purtroppo anche la sfortuna ci mette lo zampino e l’infortunio di Foglio che assieme a Maicon stavano ben figurando nel le fasce di competenza, ridisegna una squadra (con Di Lorenzo a destra e Maicon dirottato a sinistra) che agevola i padroni di casa. Eppure il vantaggio delle rondinelle è causato dal solito imperdonabile errore del singolo, in questo caso Adejo che cincischia con il pallone nei pressi della propria area di rigore, e invece di liberarsi del pallone comodamente, inciampa sullo stesso regalandolo all’avversario, pronto ad effettuare un preciso traversone in area di rigore. Regalo di Natale anticipato per l’airone Caracciolo, che costringe Lucioni ad un precipitoso tocco di mano, causando il rigore proprio al termine della prima frazione di gara. Lo stesso ex palermitano con un tiro centrale regala il vantaggio al Brescia. La seconda parte della partita vede gli ospiti gettarsi in avanti per cercare la rete del pari, che arriva, grazie al subentrato Colucci che regala una certa geometria al gioco reggino, infatti da una sua buona apertura nasce l’azione che al 59’ permette a Sbaffo di realizzare il gol del pari con un potente tiro sotto la traversa dopo una mischia in area avversaria. La Reggina sembra giovarne e la partita si stabilizza su un piano di equilibrio, con sprazzi di buon Centrocampo amaranto, spezzato però da un altro ennesimo e avvilente errore reggino. Lo stesso Sbaffo, con uno sciagurato retropassaggio nella terra di nessuno lancia il neo entrato Oduamadi che si invola, offendo a Grossi l’occasione del tiro di potenza in porta che non sbaglia. Atzori inserisce Louzada (ancora??? Ma Miguel Angel, Falco e Gerardi sono infortunati???) ma non accade nulla di particolare. Peraltro torna a fare capolino la solita sfortuna dato che, nell’arrembaggio finale, ad un minuto dalla fine, in seguito ad una mischia in area il pallone capita a Cocco il cui tiro (peraltro timido, come spesso capita) viene ribattuto, riprende Strasser ma il suo violento calcio viene ribattuto molto probabilmente con le mani da un difensore bresciano. Per l’arbitro Maresca è tutto regolare, a nulla valgono le proteste degli amaranto, a farne le spese è Colucci che viene addirittura espulso. Come detto, sotto la cenere più nera dei freddi numeri, cova del fuoco dal quale il mister Atzori deve ripartire, sperando di cominciare da venerdì col terribile anticipo contro il Siena. Questa squadra ha le potenzialità per salvarsi ma occorre muoversi nel trovare quel filo di Arianna che ci deve far uscire al più presto dalla palude.
Fabrizio Condemi.