Ieri sera, nel corso della serata conclusiva del REGGIO CALABRIA FILM FESTIVAL, svoltasi al Teatro Francesco Cilea, la Fondazione Calabria Film Commission e gli organizzatori del Festival hanno voluto rendere un doveroso omaggio al Prof. Rodolfo Chirico. All’illustre scrittore, drammaturgo e poeta reggino, scomparso qualche giorno addietro, la platea del Teatro Cilea ha tributato un caloroso, sentito e commosso applauso. Sul palco, chiamato dai conduttori della serata, è stato Giuseppe Agliano, delegato del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti per la Film Commission, a tracciarne un appassionato profilo. “Ci è sembrato giusto e doveroso – ha sottolineato Agliano – ricordare il Prof. Rodolfo Chirico al Teatro Francesco Cilea che egli amava come si possono amare le cose più care. In questa struttura che lo ha visto protagonista per oltre 40 anni sia come direttore artistico che come regista e commediografo, dove, grazie a lui, migliaia di studenti hanno avuto la possibilità di assistere ad un vero spettacolo teatrale. Anch’io da ragazzino ho avuto la possibilità di vedere uno dei primi lavori messi in scena dal Prof. Chirico, il famoso Bonaventura di Sergio Tofano, quando ancora le sedie di questo Teatro erano in legno. La scuola di dizione e recitazione “Teatro Calabria”, da lui fondata e diretta unitamente alla moglie Rina Postorino, ha formato intere generazioni di attori, sceneggiatori, registi, giornalisti e moltissimi professionisti che semplicemente volevano migliorare la dizione. Un uomo di straordinaria cultura, animato da sentimenti di grande amore per la sua città che lo ha portato ad offrire gratuitamente la sua opera e la sua competenza al servizio della collettività. Ha collaborato, infatti, con tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli ultimi decenni. Personalmente, ricorda Giuseppe Agliano, da assessore comunale, mi sono pregiato di avvalermi delle sue competenze in moltissime occasioni che spaziavano dai cartelloni estivi alle rassegne alla villa comunale. Era un uomo libero, Rodolfo Chirico, e come tale lo vogliamo ricordare. Ci mancherà, mancherà a Reggio – ha concluso Agliano – mancheranno i suoi sferzanti, scomodi, irriverenti strali contro i “microcefali” di turno ai quali non le mandava certo a dire, e che oggi rimarranno come monito per tutti coloro che lo consideravano un sognatore.”
