Chiude la Stagione di Prosa organizzata dalla Compagnia Dracma
Con lo spettacolo “La Madre dei ragazzi” di e con Lucia Sardo, per la regia di Marcello Cappelli, che racconta la vita e la lotta di Felicia Impastato, si conclude la Stagione di Prosa organizzata, presso l’Auditorium comunale di Polistena, dalla Compagnia Dracma diretta da Andrea Naso, nell’ambito del Progetto di Residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del Bello perduto”. Un appuntamento importante, espressamente voluto dal direttore artistico Andrea Naso, nel giorno in cui ricorre il nono anniversario dalla morte di Felicia Impastato, a cui la nota attrice Lucia Sardo (interprete del film “I cento passi”, proprio nel ruolo della madre dell’indimenticato Peppino) ha inteso rivolgere un omaggio, in ricordo della sua costante lotta che ha dato una nuova speranza alla Sicilia, una speranza di riscatto e cambiamento. Sabato 7 Dicembre alle ore 21 (e, in replica, domenica 8 alle 18) andrà, dunque, in scena la storia di una delle “partigiane” più determinate della “resistenza” contro la mafia, morta a Cinisi a 88 anni.
Nel 1978, uccisero suo figlio Peppino con una carica di tritolo e se lei, moglie di un mafioso, avesse seguito il codice della mafia, avrebbe dovuto tacere e imporre all’altro figlio il dovere di compiere la vendetta. Ma Felicia, che, proprio attraverso Peppino, aveva intuito che altri erano i valori di cui farsi carico, ha interrotto la faida, non ha risposto con la vendetta, non ha ribattuto col delitto, ma ha preteso che fosse lo Stato a punire l’assassino di suo figlio. Non fu facile trasgredire il codice della mafia, eppure questa donna, questa madre non ha esitato ad affrontarla apertamente, prima costituendosi parte civile contro ignoti e in seguito, attraverso dichiarazioni, interviste, aperte denunce a indicare in Tano Badalamenti l’assassino di suo figlio. Con la sua ostinazione, il suo coraggio è riuscita, anche se ben ventiquattro anni dopo la morte del figlio, a vederne conclusa l’inchiesta con la condanna all’ergastolo di Tano Badalamenti. Sono stati lunghi anni di lutto, senza cedimenti e senza perdere occasione per dare un senso alla morte di Peppino, per farne un simbolo della lotta antimafiosa, trasformando la sua casa in un luogo d’incontro, una casa della memoria che è stato stimolo e testimonianza dove far rivivere gli ideali della lotta di suo figlio e trasmetterlo alle nuove generazioni.
Nella pièce si alternano momenti di lotta ad attimi di vita quotidiana, nel tentativo di ridare un ritratto di Felicia scevro di ideologia e mito. Prima dello spettacolo, alle ore 20, Aperitivo letterario gratuito in collaborazione con Città del Sole Edizioni e Valle del Marro Libera Terra: “Il vigneto del presente” di Filippo Rosace. L’attrice Lucia Sardo incontrerà gli studenti delle scuole del comprensorio della Piana per parlare loro dell’importanza della lotta alle mafie e del ruolo fondamentale della cultura. La vita di Peppino ne è stato emblema, come le ultime parole di Felicia Impastato: “Cosa Nostra non si batte con le pistole ma con la cultura”. Lo spettacolo “La Madre dei ragazzi” farà tappa anche nella Locride, Venerdì 6 dicembre alle ore 21, presso il Palazzo della Cultura, nell’ambito della Stagione teatrale 2013 della Città di Locri.
Per informazioni sul progetto www.delbelloperduto.it