«La Rete italiana delle grandi macchine a spalla è patrimonio del cuore, patrimonio dell’Umanità”

labecomLa coordinatrice della Rete italiana delle grandi macchine a spalla, Patrizia Nardi, è intervenuta nel corso dei lavori dell’ottavo Comitato intergovernativo dell’Unesco in rappresentanza delle Comunità di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo. Ha preso la parola dopo l’ambasciatore Cutillo, il quale ha inteso riconoscere di fronte a un consesso così prestigioso «l’impegno e la determinazione» con cui la professoressa Nardi ha operato per il raggiungimento di questo difficile risultato. Da parte sua, la coordinatrice della rete ha rivolto un ringraziamento «al consigliere Unesco Francisco Xavier Lopez Morales, nonché all’Organo sussidiario e al Comitato intergovernativo per il giudizio positivo e lusinghiero che hanno dato al nostro lavoro e alla nostra proposta. In questi anni, le comunità della Rete hanno fermamente creduto nel dialogo e nello scambio tra gruppi e individui sul tema delle loro secolari feste. Lo hanno fatto nella convinzione che tutto ciò potesse diventare innanzitutto strumento di conoscenza e di collegamento con contesti solo geograficamente e territorialmente distanti. Ma al tempo stesso hanno operato in questa direzione ritenendo che ciò aiutasse a condividere un percorso di salvaguardia, valorizzazione e trasmissione, che avrebbe portato alla consapevolezza condivisa del Patrimonio e avrebbe divulgato le Feste oltre i “campanili”, oltre i limitati confini territoriali».

«La “prospettiva Unesco” – ha aggiunto Patrizia Nardi – è diventata nel tempo valore aggiunto e ha proiettato le feste della Rete in un contesto internazionale prestigioso e riconosciuto, che ha incoraggiato le Comunità a perseverare nella loro azione di salvaguardia condivisa, per consegnare al mondo e alle generazioni presenti e future le nostre feste: Patrimonio del Cuore, Patrimonio dell’Umanità».

g.l./Labecom

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