di Carlo Viscardi – “Renzi passerà alla storia come quello che ha fatto risorgere Berlusconi col voto anticipato facendogli il più grande regalo. Se lo fa inconsapevolmente speriamo se ne renda conto.” Questa la dichiarazione “accusa” velata da ammonimento del “grillo parlante”, dell’esponente cattolico del PD nonché ex ministro, Beppe Fioroni che mette in guardia Matteo Renzi, quasi certamente, prossimo leader del PD. Intanto il ministro per i Rapporti con il parlamento e per l’Attivita’ di governo, Dario Franceschini ha contattato i presidenti delle Camere ed annuncia l’individuazione della data del passaggio parlamentare nella giornata di mercoledi’ 11 dicembre: il mattino alla Camera ed il pomeriggio al Senato. Altra data cerchiata in rosso sembrerebbe essere il 9 dicembre prossimo venturo, giorno seguente alle primarie PD, con in teoria la chiara e delucidante espressione della volontà popolare PDessina, nella scelta del loro leader. Questa data dovrebbe segnare un possibile rimpasto di governo ed il chiarimento interno fra il nuovo partito di Alfano ed il resto della maggioranza, che sarà rappresentata dal quasi sicuro neo-eletto Matteo Renzi. Ci si augura che il neo-segretario e il presidente del Consiglio stipulino un patto di non belligeranza, un accordo che proietti l’esecutivo verso il 2015 e stemperi la tentazione renziana di capitalizzare subito il risultato delle primarie. È evidente, però, che all’interno di questo patto Renzi detterà alcune condizioni. Ed è davvero difficile escludere l’opzione di un Letta-bis o perlomeno di un rimpasto che rimpolpi la rappresentanza dei ministri renziani al governo. Senza contare che i mal di pancia sono forti anche dalle parti di Scelta civica dove, dopo la scissione dei popolari di Mario Mauro, si rivendica il diritto a una poltrona pesante. Intanto, Berlusconi è nel suo quartier generale di Arcore circondato dalla sua famiglia, e si prepara a quella che potrebbe essere riconosciuta come la riscossa di Forza Italia e di Silvio Berlusconi, sa che il Governo Letta sarà destinato a traballare per i prossimi giorni, e conta anche lui su Matteo Renzi e la sua voglia di “testare” le urne…. Il governo naviga a vista, tutte le promesse fatte sembrano un nulla di fatto, si veda la legge elettorale, dimostrato anche dalle dichiarazioni rilasciate da deputati “renziani” Michele Anzaldi, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno che affermano : “E’ ormai chiaro che il tentativo di avviare la riforma elettorale dal Senato, come ripetutamente preannunciato nei mesi scorsi, ha fatto flop. Siamo all’ennesimo rinvio. Ora passi subito alla Camera, non c’è più tempo da perdere”. Classica situazione di stallo “all’italiana” .