Sono morti bruciati in un incendio 7 lavoratori cinesi che vivevano, mangiavano e lavoravano in un Macrolotto alla periferia di Prato. All’interno del capannone era stato ricavato un soppalco sul quale erano stati creati dei piccolissimi dormitori, in modo che gli operai potessero trascorrere quanto più tempo possibile sul posto di lavoro, il cui estremo bisogno li avrà forse spinti ad accettare queste precarie condizioni. Ad aggravare la tragicità della già triste vicenda, sembra che non tutte le sette vittime siano morte nel sonno, bensì uno di loro avrebbe tentato la fuga, infatti i vigili del fuoco lo hanno trovato cadavere bloccato dalle sbarre di una finestra che gli hanno precluso l’unica via di fuga condannandolo purtroppo a morte. Una strage che di certo si sarebbe potuta evitare, anche perché tutti i vicini immaginavano quello che accadeva giornalmente nella fabbrica di abiti cinesi, ma nessuno l’avrebbe mai denunciato, ponendo fine ad ogni tipo di sfruttamento.
Prato, rogo in fabbrica-dormitorio: morti 7 cinesi
