E il bergamotto divenne cinese per volere della Rai

 

Bergamotto
Bergamotto

Cinese”, nella lingua contemporanea, ha il significato di “fasullo, di prodotto contraffatto”. E così i media intitolano “Ecco il bergamotto cinese”, in spiegazione alla frase, detta per incompetenza , da Massimiliano Ossini, che insieme a Elisa Isoardi conduce “Uno Mattina”. Ossini, non è mai stato una cima –affermiamolo. I suoi abbagli grammaticali sono noti, l’unica qualità (forse) che gli si può individuare è una presenza telegenica. Ecco –dice Ossini mostrando il frutto : questo è il bergamotto, viene dalla Cina ma ora c’è anche da noi con un marchio DOP”. Probabile, che dai tempi di “Linea Verde”, che conduceva con Vissani, abbia fatto questa analogia: agrumi + bergamotto = Cina. Peccato perché il bergamotto ( Citrus bergamia) è sempre stato un bel rebus per i botanici. Il bergamotto non è mai stato trovato allo stato endemico, per cui si propende per una nascita dovuta ad un ibrido naturale o ad un innesto. Leggende affermano che la sua presenza sia stata accertata già a partire dal 730 a.C. nell’antica colonia di Reghion, ma la sua esistenza nella zona di Reggio è documentata, anche se ufficialmente dimostrata dal 1750 in poi, quando fu impiantata la prima coltivazione di bergamotto, nella zona del Lido Comunale Genoese Zerbi. La storia del bergamotto calabrese è nota: fu Procopio de’ Coltelli a portarlo alla corte del Re Sole, tormentata da ogni sorta di puzza e miasma ipotizzabile. Ça va sans dire, il Re Sole fu eccitato del bergamotto, delle sue qualità antisettiche e disinfettanti, e della sua fragranza di pulito. Procopio aprì anche il primo caffè di Parigi, ideò il sorbetto e vendeva tè, caffè e sostanze stimolanti a illuministi, rivoluzionari, imperatori, letterati ed artisti. Insomma Procopio de’ Coltelli ha spalancato la strada alla grande azienda profumiera francese, basti pensare che Jean Claude Ellena, il “naso” della Maison Hérmès, viene di persona a Condofuri a prendersi pochi litri di essenza biologica. Se adesso c’è anche in Calabria, desidereremmo sapere dov’è stato fino ad ora! Ossini, per favore, illuminaci con la tua sapienza! Non c’è per niente da ridacchiare invece sulla scena muta del Presidente del Consorzio DOP, Ezio Pizzi, il quale a questa idiozia non solo non ha rettificato, ma non ha fatto neanche portare in trasmissione il bergamotto reggino ed ora è inutile che cerca di riparare il danno d’immagine creato a Reggio Calabria con le sue interviste tardive. È stato un piccolo o grande episodio di negligenza del presidente del Consorzio del Bergamotto. Quanto è successo è frutto non solo di grave ignoranza, incompetenza, trascuratezza e irresponsabilità, ma soprattutto di quella cultura italica che vuole la Calabria sempre più periferica, alla quale è impossibile riconoscere di avere un prodotto unico nel pianeta, che vale migliaia di volte di uno qualunque dei prodotti agroalimentari dell’Italia del Nord. Il metodo ormai endemico è quello di farci pensare che siamo indigenti, che lo siamo sempre stati, e che dunque sempre lo saremo. È assolutamente inquadrabile nell’economia dell’Italia unitaria, che vuole un meridione sempre più bisognoso a vantaggio di un Nord iperprotetto. Tutte le condizioni positive dell’economia devono essere “settentrionali”, padane, toscane. Alla Calabria tocca la parte della sorellastra accattona, che vive di carità, insulsa e senza risorse, che non riuscirebbe neanche a tirare la meta del mese se non fosse per le regalie della generosa sorella Nord. Perché è Jean Claude Hellena deve arrivare a Condofuri a prendersi il nostro bergamotto, domandiamoci perché non c’è una Hérmès calabrese.  Fu deciso, all’atto dell’unificazione d’Italia, che il Sud non dovesse e potesse più “intraprendere” . E così è stato. Pochi conoscono il nostro bergamotto? Perché è lo stato italiano che ha deciso che non si deve conoscere e far conoscere. All’Italia serviamo solo per pagare debiti e a sovvenzionare il Nord, qualcuno pensa sensatamente che ci lascerebbero posizionare sui nostri territori aziende profumiere?

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