“Solo le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un’emozione. Chi sia padrone di sé può porre termine a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle.”
Oscar Wilde, da “Il ritratto di Dorian Gray”
28\11\2013 – Sembra quasi un paradosso, eppure anche per saper vivere un’emozione dobbiamo usare la testa! Goleman, è stato il primo a parlare d’intelligenza emotiva, sottolineando quanto fosse importante riuscire a comprendere e controllare le nostre emozioni per la salute e il successo della nostra vita. Quando le lasciamo parlare, riusciamo infatti a dare delle sfumature diverse agli eventi, facilitando l’incontro con l’altro. Usare l’intelligenza emotiva vuol dire prima di tutto percepire le emozioni, cioè l’essere in grado di identificare le proprie e altrui emozioni, cogliendole nelle sfumature che provengono da stimoli come il tono della voce o i gesti. Proviamo a pensare, ad esempio, a chi non riesce a sentire la rabbia, finirà per scagliarsi improvvisamente contro gli altri. Ma non solo! Vuol dire anche, saper utilizzare le proprie emozioni incanalandole in modo da poter facilitare certe attività cognitive, come la risoluzione dei problemi. Quante volte alla domanda “Come ti senti rispetto a questa situazione?” abbiamo sentito o risposto “Non saprei…sono confuso!” Un’altra componente è la comprensione delle emozioni e del significato emotivo. Ciò vuol dire, che non basta capire che tipo di emozione si sta provando, ma è necessario anche capirne l’origine. Questo succede, ad esempio, quando siamo consapevoli di essere ansiosi, ma non riusciamo a capirne il perché. Il rischio, in questione, è di fare attribuzioni sbagliate, valutando gli eventi in maniera poco reale. La componente finale è la regolazione delle emozioni, ossia, l’ essere in grado di trattare e regolare le emozioni in modo appropriato. Quest’ultimo aspetto, ci permette di poterle esprimere in maniera adeguata per sé e per gli altri. Pensiamo, ancora una volta alla rabbia! Sappiamo che, se lasciata libera, è un’emozione irruente ed esplosiva. Tali caratteristiche possono essere nocive per la propria salute, in quanto chi non sa canalizzare la propria rabbia può andare incontro a malattie cardiache, ed inoltre la rabbia genera comportamenti aggressivi che potrebbero rovinare i rapporti con gli altri. Si può insegnare e quindi apprendere l’intelligenza emotiva? Molti psicologi, sono positivi al riguardo, affermando che già in tenera età, attraverso la lettura di fiabe e favole si può stimolare il bambino alla comprensione e al riconoscimento delle manifestazioni emotive. Ed è proprio in questo periodo che vengono gettate le basi che caratterizzano poi il tipo di relazioni adulte. Abbiamo appurato, l’importanza dell’utilizzo adeguato delle emozioni. E’ utile sottolineare, che noi tutti potremmo avere delle difficoltà nell’approcciarci alla vita utilizzando adeguatamente la sfera emotiva. Per questo motivo, sono diverse le possibilità che la psicologia offre, con l’obiettivo di migliorare il vissuto emotivo, considerato davvero importante per il benessere della propria vita.
Dott.ssa Antonella Mento, psicologa