Successo di pubblico al Mercatino dell’altra Economia al Centro Polivalente per i giovani/Caffè delle Arti

Grande successo di pubblico per la I edizione 2013/2014 del Mercatino dell’altra Economia, tenuto ieri pomeriggio al Centro Polivalente per i Giovani/Caffè delle Arti di Via Fontana Vecchia di Catanzaro. Un’occasione per riscoprire il valore delle tradizioni enogastronomiche e artigianali, grazie alla collaborazioni delle ditte private, delle aziende agricole e delle associazioni provenienti da tutta la regione. Tutte realtà locali, piccole ma molto affiatate a sostenere la filosofia del prodotto equosolidale a Km 0, dando la possibilità di assaporare le specialità enogastronomiche, i prodotti da agricoltura biologica, ma anche prodotti di artigianato, vestiario e bigiotteria; tutto fatto a mano e a prezzi competitivi, con lo scopo di rivalutare la manodopera artigianale. Le novità di quest’anno è stata una sezione dedicata specificatamente al Baratto e all’usato, dove poter riscoprire il valore del libero interscambio di merci, ma anche di competenze ed esperienze professionali, in grado di fornire un valido antidoto alla crisi. Un pomeriggio di cultura e intrattenimento arricchito dal I di una serie di incontri dal titolo “C’era una volta un mondo capovolto” a cura di dell’Associazione Pachamama, attiva nella rivendita e produzione di prodotti naturali per la salute del corpo e della casa e che ha come obiettivo la presentazione di un progetto basato sullo sviluppo critico, con il quale uscire dalla crisi, attraverso il rispetto per l’ambiente e la tutela dei diritti umani.

+EquoSolidale4 Il dibattito di ieri pomeriggio è stato curato dalla fondatrice dell’associazione Paola Rosanò, la quale partendo dal racconto della sua personale esperienza in Chapas accanto alle comunità zapatiste, ha rivendicato la necessità di uno sviluppo del consumo critico sui prodotti di utilizzo di quotidiano nelle nostre case, prodotte da multinazionali, troppo spesso legate, al doppio filo, al sostegno dello sfruttamento minorile, di regimi dittatoriali e all’utilizzo di materiali nocivi per la salute, con un attenzione particolare rivolta anche a molte ditte farmaceutiche, colpevoli di aver controllato un sistema di diffusione dei farmaci legato anche alla classe medica. Una diversa visione del mondo è possibile, magari ritornando a riflettere, in base a quello che sta succedendo in questi giorni nel mondo, al rispetto che l’uomo deve alla terra e alla natura, affinché non sia la terra a rivoltarsi su di noi.

C/S

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