ANSFO e ConDivisa: Nessuna emergenza giustifica ulteriore sacrificio delle vittime di mafia

stampaRoma, 25 novembre 2013 – Inaccettabile la scelta di sottrarre fondi già stanziati per le vittime dei reati di tipo mafioso, un gravissimo errore da parte della Politica che vorrebbe mortificare ancora una volta le vittime di mafia. Nessuna emergenza giustifica l’ennesimo sacrificio che si intende chiedere alle vittime di mafia. Esigiamo con forza l’interruzione dell’iter di questo provvedimento dannoso e lesivo di quanti si immolano per la Giustizia. 50 milioni infatti verrebbero sottratti al Fondo di rotazione per la Solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, con il Fondo istituito nel 2010, lo Stato sostiene le vittime dei reati mafiosi, garantendo il risarcimento dei danni liquidati in sentenza, con legge 225 del 2010 è stato accorpato con il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura. Il Fondo è alimentato prevalentemente dalle somme derivanti dalla vendita dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose.

 

Massimo Martini (Presidente A.N.S.F.O.)

Lia Staropoli  (Presidente ConDivisa)

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