Il compito della Politica dovrebbe essere quello di interpretare gli eventi, comprenderne la valenza e la portata, anticipando il futuro con l’obiettivo di superare l’attuale fase di crisi e le conseguenti difficoltà, senza proseguire nelle solite beghe, ma piuttosto confrontandosi con le parti sane della società e dimostrandosi capaci di determinare il cambiamento, in modo che tutta la società civile, i partiti e i movimenti siano già pronti a determinare nuove opportunità. Questo dovrebbe essere il mestiere della politica e, in questa direzione, si muove il movimento Cittadinanza Mediterranea, che ha già offerto al dibattito politico ed alla città un concreto progetto politico-amministrativo, supportato dalla conoscenza e dalle capacità del Laborest dell’Università Mediterranea e dal confronto con i rappresentanti delle più rappresentative categorie produttive, in un incontro pubblico organizzato dal movimento il 15 novembre. Nel corso della tavola rotonda sono emersi i punti fondanti del programma politico di Cittadinanza Mediterranea, che intende porsi in forte e determinata contrapposizione con la “solita” politica che continua a non mostrarsi capace di interpretare la drammaticità dell’attuale profonda crisi, soprattutto nell’imminenza di due prossime e decisive scadenze politiche, come la elezione del Consiglio Comunale a Reggio e l’avvio delle procedure per la istituzione della Città Metropolitana. Il vuoto politico ed il degrado che sta vivendo la nostra città, devono essere, dunque, combattuti e superati con una classe dirigente preparata, impegnata, disposta al confronto e credibile, capace di offrire alla popolazione un nuovo patto sociale che si esprima attraverso vettori positivi, oggettivi e concreti. Invece, il dibattito continua a languire sia a “destra” che a “sinistra”” e l’attuale classe politica dimostra ancora l’incapacità di prendere atto delle istanze di cambiamento che provengono da ogni parte, in una logica di chi sta bene e non riesce a interessarsi di chi bene non sta. Programmi basati su qualità, etica, sobrietà, sostenibilità, responsabilità sociale, così come emerso nel corso convegno da noi promosso, non sono posti alla base delle strategie dei partiti determinando disaffezione e rabbia da parte dell’elettorato. Perciò, se i Partiti restano ancora impegnati solo in beghe congressuali a sinistra e demagogiche e inconcludenti scissioni a destra, nella logica di chi crede che tutto sia dovuto solo in nome di un simbolo o di una persona, il risultato non potrà che essere il più eclatante autolesionismo che, come le recenti vicende elettorali hanno dimostrato, si concretizza in astensionismo e voto di protesta. Il Direttivo del Movimento “Cittadinanza Mediterranea” sottolinea l’esigenza imprescindibile del cambiamento attraverso il coinvolgimento di tutti coloro che condividono i punti fermi di una proposta politica, che punta al rinnovamento senza condizioni di una classe politica che ha tanto negativamente amministrato la città. Attraverso questo percorso chiaro e trasparente si giungerà conseguentemente alla individuazione di una figura che possa rappresentare la città, in ossequio a presupposti personali e professionali improntati alla correttezza morale, all’onestà ed alla irreprensibilità dei comportamenti. Una proposta precisa che vuole essere la voce della gran parte della città che si sente libera, scevra da personalismi e clientele, lontana da qualsiasi logica di tipo mafioso, ma soprattutto finalizzata a realizzare un vero “modello Reggio” che nulla vuole avere a che vedere con il passato. E’ di piena evidenza, infatti, che, l’esasperazione dell’individualismo della politica, ha portato al disastro collettivo, creando, in particolare sulla nostra città, una cappa che si chiama incertezza, depressione e carenza progettuale, che impedisce alle giovani generazioni di programmare un futuro nella loro terra. Occorrono, dunque, capacità e forti vincoli etici; occorre ricercare ed infondere certezze, dissipare quelle onde di insicurezza tra le quali gli “squali” si muovono a loro agio a danno dei pesci più piccoli e più deboli. Dopo anni di dissipazione, crediamo che sia possibile fare uscire dal suo lungo letargo una città che, fino ad oggi, non è stata in grado di passare alla fase della maturità, attraverso azioni, condotte e comportamenti improntati a serietà, equilibrio, rigore ed austerità. Un’azione che ricostruisca e fertilizzi una scala di valori in tutte le espressioni della società. Il Movimento ci sta provando senza presunzione, ma con la consapevolezza che quello che potrebbe sembrare un sogno, potrà diventare realtà solo con la partecipazione e la condivisione di tutti: dagli imprenditori ai politici, dagli intellettuali ai lavoratori e ad ogni cittadino.
PER IL DIRETTIVO
IL PORTAVOCE
AVV. ELENA LATELLA