Acqua: De Masi,chiarire potabilità risorse idriche lago Alaco

De Masi Emilio IXIl consigliere regionale Emilio De Masi, primo firmatario, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore all’Ambiente, assieme ai colleghi Giuseppe Giordano e Domenico Talarico, sulla situazione del lago Alaco. “Si tratta di un bacino artificiale – afferma De Masi – che si trova al confine tra le province di Vibo e Catanzaro, pensato per rifornire di acqua potabile una vasta area della Calabria centro- meridionale.

Il progetto, risalente al 1961, è stato approvato solo nel 1978 e i lavori per la realizzazione dell’invaso, sono stati appaltati nel 1985. Nel corso degli anni, le continue sospensioni e riprese dei lavori hanno dilatato enormemente, non soltanto i tempi di realizzazione dell’opera, ma anche i costi della stessa”. “A fronte di una previsione di spesa, al momento dell’approvazione del progetto, di 15 miliardi di lire – prosegue De Masi – il costo finale dell’opera è stato stimato in 155 miliardi, con un danno erariale, accertato dalla Corte dei Conti, di 68.505.369,28 di euro.

Di recente, poi, da campioni prelevati dall’Arpacal, è emersa una presenza di benzene notevolmente superiore alla norma. Tali dati sono stati, poi, rettificati dallo stesso istituto che ha sostenuto che si trattasse di ‘composti aromatici alogenati derivati dal benzene’. Sempre l’Arpacal, ha ammesso, però, che, a causa della presenza di valori di cloriti oltre la norma, permane una situazione di non potabilità dell’acqua”. “Scopo dell’interrogazione è, quindi – conclude De Masi – conoscere l’attuale situazione, con riferimento alla presenza, nell’invaso, di sostanze nocive per la salute pubblica e, nel caso in cui la non potabilità dell’acqua venisse confermata, quali iniziative si intendono adottare per tutelare la salute dei cittadini serviti dall’invaso stesso”.

FONTE (ANSA).

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