Tuccio: i parlamentari reggini da che parte stanno?

Tuccio LuigiSpinto dall’acutizzarsi del dibattito politico cittadino in ordine alle note vicende che hanno recentemente riguardato la ministra Cancellieri, sento la necessità di affidare questa breve riflessione agli organi di stampa, nella qualità di ex assessore del Comune sciolto per contiguità mafiose, proprio su proposta della suddetta ministra e mi domando: da che parte stanno i parlamentari reggini e calabresi? Non senza glissare sulla vicenda “nazionale” e senza prescindere dalle pessime, seppur personali, valutazioni etico morali in capo a chi ha avuto la responsabilità di promuovere lo scioglimento della nostra città, va a questo punto ricordato (ma solo ai più smemorati) che la ministra – appunto – si è basata su di una discutibile relazione prefettizia grossolana, politicizzata e carica di errori; che ha sbattuto alla pubblica gogna cittadini, fior di galantuomini, che nulla avevano a che fare con la vicende politiche e ciò soltanto per omonimie, pregiudizi ed errori madornali! Ciò ebbe a scatenare, ovviamente, le immancabili note stampa attinenti alle scontate riflessioni dei professionisti della politica, in ordine alla mortificazione della nostra città ed alla tutela della dignità dei nostri concittadini…..soprattutto durante la campagna elettorale! Orbene, sic stantibus rebus!, bisogna evidenziare che la ministra è oggi (politicamente) mantenuta in vita proprio da una grossa fetta di parlamentari di centro destra e segnatamente dal nuovo centrodestra, battezzato da Angelino Alfano, con la benedizione di Scopelliti che nella operazione ha garantito la presenza dei “suoi” parlamentari, a tutela del Governo Letta!, Gli stessi parlamentari che durante le roboanti manifestazioni estive, avevano garantito il loro impegno a tutela della dignità reggina…. Senza prescindere, dunque, dalla non condivisibile adesione proprio al Governo Letta, che vedeva tra i propri Ministri proprio la Cancellieri vera autrice della mortificazione cittadina, con tristezza ed amarezza assistiamo oggi al fatto che la stessa ministra debba essere “spinta” dalla sedia dal M5S e dal PD, in contrapposizione ai parlamentari del “nuovo centrodestra” che proprio in quelli reggini e calabresi ha avuto linfa vitale per trovare origine! Ciò assume contorni paradossali, poi, nel ritenere che tali parlamentari, quanto meno al Senato, abbiano avuto impulso dal basso da parte di tutti gli elettori reggini che si prodigavano a votare Arena – mossi da un sussulto di orgoglio derivante dal torto subito e relativo allo scioglimento – candidato e risultato primo dei non eletti e quindi “sfruttati” per ottenere, paradossalmente, la giustizia che non si aspettavano: Vedere la Cancellieri defenestrata per iniziativa degli avversari politici! Ma a ben ricordare, la ministra, in occasione dello scioglimento, si è affannata a precisare che si scioglieva la Giunta Arena, nulla a che vedere con le precedenti! Vuoi vedere che aveva ragione Andreotti: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!

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