In data 10 Novembre, personale dei Rangers d’Italia in servizio antibracconaggio lungo la fascia Ionica reggina, in Agro del Territorio di Lazzaro, Comune di Motta San Giovanni, sorprendeva un soggetto intento alla cattura di uccelli servendosi di una rete prodina, e di un richiamo elettromagnetico con amplificazione di suono. I Rangers interrompevano l’illecita pratica e tutta l’attrezzatura veniva posta sotto sequestro. Il responsabile identificato in un Classe ’56, veniva denunciato alla Competente A.G. per il reato di uccellagione e per l’utilizzo di Richiamo Acustico a Funzionamento Elettromeccanico ed elettromagnetico, in violazione a quanto sancito dalla legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio).
L’attività in questione, rientra nell’ambito dei servizi eseguiti dai Rangers secondo le precise direttive della Sezione Reggina guidata dal Responsabile Natale Valore, nell’ambito della Vigilanza Ambientale e Zoofilo-Venatoria. Servizi che vengono mantenuti con continuità e finalizzati alla prevenzione di eventuali illeciti in materia. Infatti, nell’ultimo periodo i Rangers d’Italia, procedevano ad una mirata azione di controllo lungo il litorale della Fascia Ionica e Tirrenica reggina, e delle zone collinari anche dell’immediata periferia cittadina. Durante l’attenta attività, in Gallico Marina, veniva rinvenuta una illecita attrezzatura per uccellagione consistente in una rete prodina e richiami vivi. L’operazione consentiva di ricollocare in libertà 46 Cardellini (avifauna protetta) illegalmente catturati. Mentre l’attrezzatura veniva posta sotto sequestro. L’uccellagione è purtroppo una pratica molto diffusa in questo periodo dell’anno, sovente realizzata con metodi crudeli ed eseguita per scopo di lucro poiché è fiorente il mercato illegale.
Nella prosecuzione dei servizi in agro della frazione Zarmà veniva rinvenuto e messo a disposizione della competente A.G. un richiamo a funzionamento elettromeccanico ed elettromagnetico, illecitamente predisposto in violazione alla vigente legge 157/92. Ugualmente per altri due richiami proibiti che venivano rinvenuti rispettivamente nei territori di Campo Calabro e Sambatello. I risultati ottenuti costituiscono motivo di soddisfazione per gli uomini della sezione reggina. Infatti, nell’organizzazione dei propri servizi, i Rangers rivolgono specifica attenzione a tutti i fenomeni di bracconaggio che ad ogni stagione si ripresentano compresa l’uccellagione, pratica illecita che causa la cattura di migliaia di piccoli migratori che vengono venduti clandestinamente. Tutto questo produce un giro d’affari di considerevoli dimensioni. Le uscite dei Rangers sul territorio della provincia, proseguiranno con regolarità.
Rangers d’Italia – Sezione di Reggio Calabria