Grande coinvolgimento del mondo della scuola e dello sport nel ricco programma firmato AIOP Giovani
Giovedì 14 Novembre a Villa San Giovanni si concluderà un’intensa settimana di incontri informativi e iniziative di sensibilizzazione. Soddisfatta Raffaella Caminiti, presidente della componente giovanile dell’Associazione italiana ospedalità privata: «Ci apprestiamo a completare un percorso che, anche in riva allo Stretto, ha celebrato nel migliore dei modi un appuntamento di rilevanza planetaria. La Calabria è fra le regioni più a rischio, occorre tenere sempre alta l’attenzione su un problema che riguarda tutti»
La Giornata mondiale del diabete in riva allo Stretto si sta svolgendo nel segno del grande coinvolgimento giovanile. Il mondo della scuola e dello sport, infatti, hanno subito risposto presente all’invito rivolto dall’AIOP Giovani, presieduta dall’avvocato Raffaella Caminiti, che per questa nuova edizione ha messo a punto un ricco programma di iniziative. Numerosi sono stati, nel corso della settimana, i momenti di confronto a carattere divulgativo che hanno interessato soprattutto Villa San Giovanni.
Giovedì 14 novembre con inizio alle ore 11, presso l’aula magna della scuola elementare “Piazza Valsesia” della città dello Stretto, verrà celebrato l’ultimo atto di questa importante campagna con un incontro a carattere istituzionale.
Parlare di diabete significa entrare nel merito di un problema che tocca da vicino milioni di persone in tutto il mondo. Per questo la componente giovanile dell’AIOP Calabria ha voluto al suo fianco, oltre agli specialisti del campo medico, una solida rete in grado di conferire all’evento la giusta attenzione sotto il profilo istituzionale. A sostegno della campagna di sensibilizzazione si sono posti il Comune di Villa San Giovanni con la sua Commissione pari opportunità, l’ASP 5 di Reggio Calabria, il Coni Calabria e l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
«Il diabete – spiega Caminiti – è un problema che riguarda tutti. La nostra è una regione fra le più a rischio in Italia con un’incidenza della malattia in preoccupante ascesa. Le esigenze delle persone che ne sono affette stanno diventando sempre più complesse proprio per le dimensioni quasi endemiche della diffusione della patologia. Anche per questo motivo – aggiunge il presidente di AIOP Giovani – riteniamo che momenti come questo costituiscano, oggi più che mai, degli spazi vitali al cui interno tutti i soggetti interessati sono chiamati a portare un contributo fattivo. Un’approfondita conoscenza dei fattori di rischio e di tutti gli altri aspetti che riguardano il diabete è il primo strumento da mettere a disposizione dei pazienti e dei loro familiari. Ma non bisogna trascurare l’attenzione massima da riporre alla corretta informazione sulle procedure da adottare in casi di emergenza, laddove alto è il rischio di conseguenze pregiudizievoli per la salute della persona diabetica.
“Educazione e prevenzione del diabete”, non a caso, è il tema che in questi ultimi anni l’IDF (International Diabetes Federation), sta riproponendo quale motivo trainante dell’intera campagna. Per raggiungere questo obiettivo occorre partire dai più piccoli. In questi giorni – racconta Caminiti – uno dei momenti più significativi è stato proprio quello vissuto sui banchi di scuola, a diretto contatto con gli studenti. Molti di loro ancora non conoscono bene questa malattia ma abbiamo registrato grande interesse per le informazioni e i consigli che sono stati dati. Con il supporto di pediatri, diabetologi e nutrizionisti, abbiamo cercato di far passare i concetti di prevenzione, formazione ed informazione sul tema della corretta alimentazione. È stata ribadita l’importanza dello sport e della conduzione di una vita sana, sia che si soffra di diabete, sia che non lo si abbia. Se le persone riuscissero ad acquisire queste semplici abitudini – conclude il presidente AIOP – lo stesso sistema sanitario nazionale ne trarrebbe grandissimo giovamento, spendendo molto meno per la cura di tante patologie».
l.d./Labecom