La Polizia ha arrestato uno degli organizzatori della traversata del barcone naufragato innanzi alle coste dell’isola di Lampedusa il 3 ottobre scorso, provocando la morte di 366 migranti. M.E.M.è il nome del somalo arrestato con le accuse di: sequestro di persona, tratta di esseri umani, associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza sessuale. Venne riconosciuto perché gli immigrati che sono sopravvissuti tentarono di linciarlo dopo la tragedia. E’ stato arrestato come complice anche il 47 enne palestinese A.A.. Dai racconti dei sopravvissuti del naufragio avvenuto il 3 ottobre sono emersi dei particolari agghiaccianti, tutte le donne venivano violentate dai componenti dell’organizzazione criminale che gestiva la tratta. Pare che venti clandestine sarebbero state stuprate sia dal cittadino somalo, sia da alcuni suoi “colleghi” libici nel periodo in cui i migranti erano tenuti prigionieri in un centro di raccolta in Libia. Alcuni immigrati hanno raccontato anche di avere subito torture e percosse.
comunicato stampa – Questura